Comune di Mezzago – (MB)

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Info
  • Codice Catastale: F165
  • Codice Istat: 15145
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 4163
  • Nome abitanti: mezzaghesi
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 4.20
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 30.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Mezzago (Mezzagh in dialetto brianzolo) è un comune italiano di 4.472 abitanti della provincia di Monza e della Brianza. Fa parte del territorio del Vimercatese.

L’origine dei primi insediamenti sul territorio di Mezzago è da far risalire probabilmente all’Alto Medioevo ed infatti il nome si ritiene che derivi da “Amicius”, ossia una famiglia patrizia di origine romana stabilitasi in questi luoghi. Nel corso dei secoli si è trasformato in “Amiciacum” poi in “Amezago” e, infine, in “Mezzago”.

Nasce come villaggio agricolo attorno alla Chiesa di San Vittore, alla Torre di Palazzo Archinti e alla Chiesa di Santa Maria.  

Le condizioni dei contadini erano molto tristi economicamente per i pesantissimi obblighi che dovevano sopportare. Il territorio comunale subì il destino del territorio lombardo subendo guerre, calamità, domini locali (Sforza, Visconti) e stranieri (spagnoli, francesi, austriaci). In seguito alle guerre tra i Visconti e i veneziani, nel XV, secolo il territorio di Mezzago fu soggetto a saccheggi, malattie e devastazioni che ridussero di molto la popolazione. A questi seguirono momenti di prosperità economica.

Le famiglie dominanti del territorio erano i da Corte e i Biffi che erano i principali proprietari fondiari di Mezzago.

Nel XVI secolo, a seguito della guerra tra i francesi e il Ducato di Milano sorsero contrasti tra francesi e spagnoli per il predominio in Italia che sfociarono in una guerra ventennale con devastazioni, requisizioni, violenze e il cui esito fu la diffusione di epidemie e malattie. Alla fine di questo periodo, il paese era quasi completamente distrutto.

Con la dominazione spagnola ci fu un periodo di relativa stabilità che permise un certo sviluppo economico e demografico. Nel XVII secolo, tramite i soldati spagnoli di stanza nel paese, si diffuse la peste: ci furono molti morti e venne costruita la corte del Lazzaretto.

Nella seconda metà del secolo le condizioni di vita migliorarono grazie alla diffusione dell’allevamento di ovini e del baco da seta.

All’inizio del XVIII secolo iniziò la dominazione austriaca, sotto la quale furono attuate riforme che abolirono privilegi e tasse dando una logica alle norme tributarie e crearono una sorta di Consiglio Comunale con a capo un sindaco e tre deputati.

Nel 1796 iniziò il dominio francese napoleonico instaurando la leva obbligatoria. In questo secolo, la popolazione aumentò da 335 abitanti (1707) ai 534 (1781).

Dopo il Congresso di Vienna Mezzago passò di nuovo sotto il dominio austriaco: aumentarono le tasse e le requisizioni, ci furono siccità ed epidemie di colera.

Nel marzo 1860, la Lombardia venne annessa al Regno di Sardegna e, nel 1861, al Regno d’Italia. In quell’anno si ebbe la prima amministrazione comunale, la quale si occupò della costruzione delle prime infrastrutture, scuole, fogne, strade, pozzi. Si svilupparono la coltivazione del gelso, l’allevamento del baco da seta e sorsero i primi cannatoi che diedero lavoro a 135 persone, in maggioranza donne e bambini con salari bassi, in condizioni pessime e con orati molto lunghi. Verso la fine degli anni ’30 si diede inizio alla coltura tipica di Mezzago: gli asparagi.

 

Per creare lo stemma di Mezzago si è voluto, da una parte adottare una somma di stemma parlante. Per questo motivo lo stemma è un troncato che ha una certa assonanza con “mezzo” che ricorda un’oggetto tagliato a metà. Ovviamente, vista la probabile etimologia del nome si tratta di una forzatura allusiva. Dato, invece, che la famiglia dei Secchi era feudataria della Pieve di Vimefcate fin dal 1475 è stato inserito un simbolo, il leone che tiene nella branca una spada, che compare nelle armi di questa famiglia.

Lo stemma, concesso con Regio Decreto del 21 gennaio 1928, si blasona: “Troncato, d’argento e di rosso, al leone dall’uno all’altro attraversante, tenente con la branca destra una spada del secondo, posta in sbarra. Ornamenti esteriori da Comune”.

Il gonfalone è stato concesso con un successivo Decreto del Presidente della Repubblica del 26 aprile 1983 come “Drappo troncato di rosso e di bianco…”. Curiosamente, la prima versione del gonfalone, che compariva fino a pochi anni fa nella sala consiliare, è stata realizzata con un drappo partito di rosso e di bianco. È probabile che si sia trattato di un errore di chi ha realizzato il drappo. Il comune si è presumibilmente reso conto dell’errore ed ora, alle spalle del presidente del Consiglio comunale è un drappo troncato come da blasone.

 

Note di Bruno Fracasso

 

Liberamente tratte dal sito del Comune https://www.comune.mezzago.mb.it/il-paese/cenni-storici e https://www.comune.mezzago.mb.it/il-paese/stemma-mezzago consultati il 6 ottobre 2022

Reperito da: Anna Bertola

Fonte: Giovanni Giovinazzo e Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Troncato, d’argento e di rosso, al leone dell’uno nell’altro, attraversante, tenente con la branca destra una spada del secondo, posta in sbarra. Ornamenti esteriori da Comune”.

ATTRIBUTI
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OGGETTI
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Fonte: Giovanni Giovinazzo e Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo troncato di rosso e di bianco…”

COLORI
PARTIZIONI
troncato
ALTRE IMMAGINI

Gonfalone precedentemente in uso ridisegnato. 

Gonfalone ufficiale precedentemente in uso, probabilmente confezionato in modo errato dato che non è conforme al blasone contenuto nel decreto.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Regio Decreto (RD)
    concessione
    21 Gennaio 1929

    RR.LL.PP. 6 giugno 1929


    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    2118
    concessione
    26 Aprile 1983

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