Comune di Melito di Porto Salvo – (RC)

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Info
  • Codice Catastale: F112
  • Codice Istat: 80050
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 11594
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 35.33
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Melito di Porto Salvo è il comune più a sud della Calabria e dell’Italia continentale. Il nome deriva dal greco potamos tou Melitos, ossia “fiume del miele”. L’appellativo invece si riferisce al vicino santuario di Santa Maria di Porto Salvo, chiamato così perché dava rifugio alle imbarcazioni in caso di tempeste, l’antica “Portus Veneris”.

Il suo nucleo originario fu costituito da alcune casette di pescatori sorte, tra il XVI e il XVII secolo, accanto alla chiesetta della Madonna di Porto Salvo, costruita presso un porticciolo. La presenza umana nel territorio è tuttavia attestata fin da epoca romana. Nel Medioevo, la località principale era Pentidattilo che, eretta a baronia, appartenne ai Letizia, ai Francoperta, agli Alberti, ai Caracciolo e ai Clemente di San Luca.

Si è chiamata semplicemente Melito fino al 1864, quando un regio decreto aggiunse la specificazione, riferita al rifugio che la costa offriva alle imbarcazioni nel punto in cui era sorto il villaggio.

Fino al XVII sec. la storia di Melito Porto Salvo si identifica con quella di Pentedattilo. Secondo gli storici locali, la località era sicuramente abitata in epoca tardo-romana, come conferma una necropoli del V-VI secolo.

Si suppone che il posto fosse una stazione di scambio e riposo per chi viaggiava da Reggio Calabria a Locri.

Secondo la storia popolare, nel 1600 un quadro con l’effigie della Vergine Maria è stato trovato sulla spiaggia, giunto dal mare e ritrovato da marinai; sul luogo del ritrovamento i Melitesi edificarono un santuario. Il quadro fu poi portato nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Pentedattilo. Nel 1680 fu costruito il santuario e, per un antico voto del marchese Domenico Alberti, fu deciso che il quadro della Madonna ritornasse a Pentedattilo il 25 marzo di ogni anno, per poi scendere l’ultimo sabato del mese di aprile.

Con l’eversione della feudalità, le terre di Melito e Pentedattilo furono acquistate dai Ramirez, famiglia di origine spagnola che intensificò la produzione agricola introducendo agrumeti, vigneti e colture più pregiate come quella del bergamotto.

Nella seconda metà del XIX secolo fu ultimato il trasferimento di tutte le istituzioni civili e religiose da Pentedattilo a Melito.

Sulla spiaggia melitese di Rumbolo il 19 agosto 1860 avvenne lo sbarco dei Mille di Giuseppe Garibaldi che, dopo aver occupato la Sicilia, puntarono alla conquista delle terre del Regno borbonico. Un secondo e meno fortunato sbarco avvenne il 25 agosto 1862, quando i garibaldini giunsero in Calabria con l’intento di muovere alla conquista di Roma, dirigendosi, per prima cosa, a conquistare Reggio di Calabria. Il piroscafo a vapore Torino, affondato dai Borboni durante lo sbarco, giace ancora sul fondale a 12 metri di profondità.

 

Lo stemma del Comune di Melito di Porto Salvo è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica del 22 luglio 1982 e si blasona: «D’oro, ad un castello di rosso, con cortina, murato di nero, torricellato di due pezzi, merlati alla ghibellina; il tutto, uscente dalla campagna d’azzurro, ondata d’argento, è addossato ad un albero di bergamotto fruttato al naturale. Ornamenti esteriori da Comune»

Il castello ricorda la baronia che reggeva le sorti del Comune mentre la pianura ondata vuole ricordare l’importanza del mare e di Porto Salvo. L’albero di bergamotto, infine, ricorda la principale produzione agricola della zona che rappresenta il primo luogo di produzione in Italia per qualità e quantità.

 

 

Note di Bruno Fracasso

Reperito da: Giovanni Quaranta

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“D’oro ad un castello di rosso con cortina, murato di nero, torricellato di due pezzi, merlati alla ghibellina; il tutto, uscente dalla campagna d’azzurro ondata d’argento, è addossato ad un albero di bergamotto al naturale fruttato. Ornamenti esteriori di Comune”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
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Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo partito di azzurro e giallo…”

COLORI
PARTIZIONI
partito
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    22 Luglio 1982

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