Comune di Marolles-en-Hurepoix – (91)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Marolles-en-Hurepoix è un comune del dipartimento dell’Essonne, nella regione dell’Île-de-France, posto sul bassopiano dell’Hurepoix, tra la valle della Juine e quelle dell’Orge, della Renarde e della Rémarde, tutte prossime a quella dell’Essonne, il fiume che dà nome al dipartimento. Il villaggio si è sviluppato intorno alla sua chiesa dell’XI secolo, mentre il toponimo è già documentato nel 1132 come Materiolae (in latino ‘piccole materie’) in riferimento alla produzione di legnami da costruzione ricavati dalle foreste, un tempo estese sul territorio.

Secondo lo storico abate Laboeuf il nome dovrebbe derivare però da “merroloe”, inteso come “stagni” (in francese ‘petites mares’), in riferimento alla regione acquitrinosa.

Nel XII secolo l’abbazia di Longpont ebbe dei possedimenti nella regione, nel XVI-XVII secolo era compreso nell’Arcidiaconato di Josas, dalla quale ebbe il nome di Marolles-en-Josas. Nel 1711 è nominato per la prima volta con il nome attuale di Marolles-en-Hurepoix, che durante la Rivoluzione verrà mutato in Marolles-les-Arpajon, il nome precedente verrà ripristinato nel 1849 durante la Seconda Repubblica.

 

Il comune alza uno stemma che si blasona: « D’argent au chevron d’azur accompagné de trois merlettes de sable, au chef ondé de gueules chargé d’une hure de sanglier d’or, défendue d’argent, lampassée et allumée de gueules » (D’argento, allo scaglione d’azzurro accompagnato da tre merlotti2 di nero, al capo ondato di rosso caricato da una testa di cignale1 d’oro, difeso d’argento, lampassato e allumato di rosso).

 

Il campo riprende le armi del signore di Mesme, che fu proprietario del castello di Marolles nel XVI secolo. Il capo ondato evoca la presenza di acquitrini (marais) che sono all’origine del toponimo di Marolles, la testa di cinghiale è uno dei simboli dell’antica provincia dell’Hurepoix (“hure” in francese indica la testa di certi animali, come appunto il cinghiale).

 

(1): nome araldico del cinghiale.

(2): il merlotto è una figura caratteristica rappresentato come un uccello senza becco e senza artigli (collettivamente definiti come armi), indicherebbe i nemici vinti in battaglia (e privati delle armi). È l’elemento caratteristico, ad esempio, dello stemma della città di Laon.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

Sitografia:

sito istituzionale www.marolles-en-hurepoix.fr/index.php?rub=90

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’argento, allo scaglione d’azzurro accompagnato da tre merlotti di nero, al capo ondato di rosso caricato da una testa di cinghiale d’oro, difeso d’argento, lampassato e allumato di rosso”.

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LEGENDA

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