Comune di Marciano della Chiana – (AR)

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Info
  • Codice Catastale: E933
  • Codice Istat: 51022
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 3378
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 23.73
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Lo stemma del Comune di Marciano (della Chiana), regolarmente concesso, raffigura un grande giglio d’oro in campo verde. Il fiore di grandi proporzioni potrebbe riferirsi, secondo il Passerini, alla pieve di San Pietro in Agello e alla cospicua vegetazione floreale che vi cresceva intorno, ma è più probabile un riferimento all’influenza esercitata da Firenze su queste terre.  

 

Centro di antichissima origine, come dimostra il reperto etrusco del “torso di Marciano” appartenente ad una statua raffigurante un guerriero databili attorno al VI secolo a.C., deve il toponimo Marciano alla dominazione romana, dal fondo agricolo di tale Marco o Marcius (“Marcianus Fundus”) o comunque un membro della gensMarcia che ebbe un vasto appezzamento di terreno nella zona in epoca tardo imperiale.

 

Il progressivo impaludamento della Val di Chiana, in epoca alto medievale, condusse la popolazione a trasferirsi dalle zone pianeggianti a quelle collinari dove l’insediamento si sviluppò intorno al castello di Cesa, citato in un documento del 1008 come appartenente al vescovo d’Arezzo, Elemperto.

 

Con il nome di Marciano è per la prima volta citato in un inventario del 1084 che lo include tra i beni della abbazia di San Quirico alle Rose.

 

Grande sviluppo ebbe in epoca longobarda, dai documenti ci è giunto il nome di un dignitario, tale Lupone, con una sua curtis con annessa un’abbazia nell’attuale località di Badicorte (“Badia della Corte”).

 

Divenuta libero comune, nel XII secolo Marciano passò sotto la dominazione di quello di Arezzo, che ampliò notevolmente la rocca di origine longobarda, rafforzandola con una cinta muraria, un cassero e quattro torrioni cilindrici agli angoli delle mura.

 

La crisi di Arezzo sul finire del XIV secolo ne permise, nel 1382, la conquista da parte della Repubblica di Siena, le cui magistrature edificarono una nuova rocca: ma già nel 1384, Marciano fu conquistata dalle truppe fiorentine. Il 2 agosto 1554 il borgo fu al centro della Battaglia di Scannagallo (detta anche di Marciano), nella quale l’esercito mediceo, che aveva quale baluardo proprio la roccaforte di Marciano, respinse i senesi guidati da Piero Strozzi, che avevano invaso la Val di Chiana. Si vuole che per ripagare il borgo della sua fedeltà, i Medici concessero il giglio fiorentino sull’emblema comunale.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi e Roberto Pinca

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di verde, al giglio d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.

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Fonte: radicedidue

Disegnato da: Bruno Fracasso

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“Drappo di rosso…”

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Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Drappo di rosso caricato al centro dello stemma comunale…”

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM)
    riconoscimento
    24 Ottobre 1951

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    1 Dicembre 1952

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