Comune di Luserna – (TN)

Informazioni

  • Codice Catastale: E757
  • Codice Istat: 22109
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 297
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 8.24
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Luserna (Lusern, in tedesco; Lusérn, in cimbro) è un’isola linguistica cimbra della Provincia Autonoma di Trento. Il toponimo deriverebbe dalla parola cimbra Laas, che  significa “valico”, in riferimento alla posizione presso il passo di accesso alla Valsugana.

La zona è di antichissimo insediamento, reperti testimoniano che era abitata già nel 1200 a.C. ma anche in epoca preistorica.

 

Nel Medioevo il principe-vescovo di Trento, Federico Vanga, vi insediò popolazioni di origine tedesca, per sviluppare un territorio prevalentemente disabitato tra i fiumi Adige e Brenta. Seconda la leggenda queste genti germanofone provenivano dallo Jutland (oggi in Danimarca) e tentarono di invadere l’Italia, ma vennero sconfitte dall’esercito romano guidato da Gaio Mario. In seguito, si sarebbero ritirate sull’Altopiano di Asiago dando origine agli attuali “Cimbri”.

 

Il villaggio di Luserna è documentato in un atto del 24 gennaio 1442 ed è diventato successivamente sede di una Vicinia, la Veneranda Vicinia di Luserna, che entrerà spesso in disputa con la Magnifica Comunità di Lavarone per questioni territoriali e sull’autonomia amministrativa, situazione che sfocerà nella separazione delle due comunità il 4 agosto 1780.

 

Lo stemma del comune di Luserna viene descritto nello Statuto del Comune in modo non proprio corretto, dal punto di vista tecnico-araldico, come segue:

 

Punta e mazzuolo su sfondo rappresentante pietra bocciardata delimitata da una cornice della stessa pietra e sormontata in alto dalla scritta LUSERN”.

 

La figurazione presenta anche diversi “errori” araldici, soprattutto per l’uso della colorazione “al naturale” dell’insieme che, comunque, sarebbe più corretta blasonare:

 

Di pietra grigia chiara, al mazzuolo da scalpellino posto in sbarra, attraversato dal punteruolo posto in banda, il tutto al naturale; al capo di rosso caricato dalla parola LUSERN in caratteri maiuscoli di nero”.

L’emblema ricorda una delle principali attività del territorio: la lavorazione della pietra (da non confondere con la nota “pietra di Luserna” che viene però estratta in Piemonte, e prende il nome da Luserna San Giovanni).

Il gonfalone è un “Drappo tagliato di azzurro e di bianco…”

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di pietra grigia chiara, al mazzuolo da scalpellino posto in sbarra, attraversato dal punteruolo posto in banda, il tutto al naturale; al capo di rosso caricato dalla parola LUSERN in caratteri maiuscoli di nero”.

Colori dello scudo:
argento
Partizioni:
capo
Oggetti dello stemma:
carattere, mazzuolo da scalpellino, parola, pietra, punteruolo
Attributi araldici:
caricato, maiuscolo, posto in banda, posto in sbarra

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo tagliato di azzurro e di bianco…”

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: tagliato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
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