Comune di Luneray – (76)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Luneray è un importante villaggio dei Pays de Caux, vicino a Dieppe, nel Dipartimento della Seine-Maritime, Regione dell’Alta Normandia, è l’erede della gallo-romana Luneracum, e (secondo la tradizione) deriva il proprio nome da uno degli antichi trinceramenti (retranchements) a forma di semicerchio che i Romani chiamavano lunoe o luna.

Nel XVI secolo divenne un importante centro della confessione protestante di Francia e ancor oggi il suo Tempio (risalente al XIX secolo) riunisce una delle principali comunità evangeliche della Normandia.

Nella figurazione corrente il Comune mostra (anche sul sito istituzionale)

uno stemma cimato da una complessa decorazione vegetale, mentre dai sui fianchi fuoriescono due mani armate di spada d’argento, la figura deriva direttamente dallo stemma dei signori di Luneray-Canteleu che, però, presentano nell’ultimo quarto in basso tre “moscature” o “mosche”, simboliche della pelliccia dell’ermellino (“armellino” nell’italiano araldico, come nel noto emblema della Bretagna) e non tre “mosche” vere e proprie come usa la Municipalità (anche se pare in corso un’opera di “correzione” filologica, come risulta da numerosi siti, come ad esempio Wikipedia).

In quest’ultimo quarto dello stemma, in basso a destra (che corrisponde alla sinistra araldica) i tre insetti neri sostituiscono le curiose figure nere dette “moscature” o “fiocchi d’armellino” dette anche “mosche” (“mouche”), esse rappresentano la coda stilizzata nera dell’ermellino in una figura pressoché simile al seme dei “fiori” nelle carte da gioco. Probabilmente questo ha dato origine alla rappresentazione di vere “mosche” nello stemma comunale in uso, come differenziazione (brisura) dallo stemma nobiliare. A complicare le cose sta il fatto che gli araldisti non prevedono la vile mosca tra gli insetti araldici, anche se taluni definiscono (non proprio correttamente) le api come “mouches à miel” (“mosche da miele”) secondo una terminologia antiquata che, oggi, si tende ad abbandonare. Si tratta quindi di mosche o di api? Quasi certamente nessuna delle due. Noi propendiamo per le “moscature”, cioè per il simbolo stilizzato della nobile pelliccia dell’ermellino.

Luneray 2

Dal 1823 la circoscrizione amministrativa comprende anche il territorio della parrocchia di Canteleu (omonimo di un altro Comune della Seine-Maritime), il cui toponimo deriva da Cantalupo, documentato nel XII secolo come forma latinizzata del normanno-piccardo Chanteloup  “[luogo] dove cantano (ululano) i lupi”  che è all’origine della figura di uno dei quarti del blasone del Comune di Luneray.

 

Blason: « Ecartelé : au 1) de gueules mantelé d’argent, au 2) de gueules au chevron d’or accompagné de trois têtes de loup du même, au 3) d’or aux trois lionceaux de sable, au 4) d’argent aux trois mouches (alias : mouchetures) d’hermine de sable ».

 

Blasone: « Inquartato ; il primo di rosso mantellato d’argento ; il secondo di rosso allo scaglione d’oro accompagnato da tre teste di lupo dello stesso ; il terzo d’oro a tre leoncelli di nero ; il quarto d’argento a tre mosche (alias : moscature) d’armellino di nero ».

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Inquartato ; il primo di rosso mantellato d’argento ; il secondo di rosso allo scaglione d’oro accompagnato da tre teste di lupo dello stesso ; il terzo d’oro a tre leoncelli di nero ; il quarto d’argento a tre mosche (alias : moscature) d’armellino di nero”.

Colori dello scudo:
argento, oro, rosso
Partizioni:
inquartato
Oggetti dello stemma:
leone, lupo, mosca
Pezze onorevoli dello scudo:
scaglione
Attributi araldici:
accompagnato

LEGENDA

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