Comune di Łubnice – (TSZ)
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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Łubnice è un Comune (Gmina) situato sulla sponda sinistra della Vistola nel Voivodato di Świętokrzyskie (Województwo świętokrzyskie), Contea di Staszów (Powiecie staszowskim), in Polonia. Ha un omonimo in Łubnice, nel Voivodato di Łódź. Il nome deriva da Łub: la corteccia d’albero strappata dal tiglio o dalla quercia per vari usi.
Attualmente usa uno stemma molto semplice, ma non troppo corretto araldicamente, che si blasonava: “d’oro, alla lettera maiuscola Ł corsiva d’argento”, che riprende evidentemente l’iniziale del toponimo.
Documentato come Lubnicza, un villaggio nella contea di Stopnica, dove ebbe origine la famiglia feudale degli Jastrzębiec, alla quale apparteneva Wojciech (1362-1436), vescovo di Poznań e poi arcivescovo di Cracovia nonché primate di Polonia, che fece ricostruire nel 1407 la nuova chiesa parrocchiale in muratura (prima era in legno) della vicina località di Banschowa (Beszowa) e nel 1421 fondò un monastero paolino nel territorio.
Nella prima metà del XIV secolo il primo proprietario di queste terre fu Stasz Kmiotko Kumotka, e il territorio faceva parte della castellania di Połaniec del Ducato di Sandomierz.
Il proprietario successivo fu Piotr Bogoria-Rytwiany, poi dal 1343 viene menzionata Dorota Tarnowska, vedova di Wojciech di Łubnice, la quale costruì a Staszów una chiesa in mattoni di pietra bianca, che fu consacrata dall’arcivescovo di Cracovia Jan Grot-Słupecki nel 1345.
Nel 1399 l’arcivescovo Wojciech Jastrzębiec, acquistò i terreni di Staszów, Rytwian e Łubnice creando il nucleo principale del cosiddetto “Territorio Staszowski” che comprendeva i feudi di Rytwiany e Łubnice.
Nel 1643 il possedimento di Staszów fu diviso in possedimenti, uno dei quali era Łubnice. A quel tempo Łubnica si trovava nel distretto di Wiślica, nella parrocchia di Beszowa.
Dal 1596 al 1643 la tenuta fu di proprietà della famiglia Tęczyński.
Nel 1668, nella transazione di spartizione conclusa a Cracovia tra Jan e Stanisław Opaliński, il territorio di Łubnice passò al principe ereditario Jan Opaliński, che fece del castello la sua residenza estiva.
Dopo la guerra con gli svedesi e la distruzione del castello di Rytwiany, la sede della Tenuta fu trasferita a Łubnice dove nel 1688 venne costruito piccolo palazzo con giardino da Stanisław Herakliusz Lubomirski di Szreniawa, che lasciò tutto alla figlia, Elżbieta Helena.
Negli anni 1712-1713 iniziò la ricostruzione e l’ampliamento della residenza di Łubnice.
Dopo la morte di Elżbieta Sieniawska, l’opera fu continuata dalla figlia Maria Zofia e dal marito Stanisław Denhoff. Rimasta vedova e senza figli Maria Zofia fu sposata nel 1731 ad August Aleksander Czartoryski, principe di Klevan e Żukowo, figlio di Kazimierz e Izabela Morsztynówna, di Pogoń. La famiglia Czartoryski discende da Bazyli Korgiełło Olgierdowicz, fratello del re Jagiełło (Jagellone) la di cui sorella Konstancja era la madre del re Stanisław Poniatowski.
Il principe Aleksander era erede anche di Siedlce e, grazie al patrimonio della moglie, divenne uno dei magnati più ricchi del Regno. Era un generale delle truppe della corona e un voivoda russo.
Il XVII secolo, ma soprattutto la sua fine, nella zona di Łubnica fu segnato da una grande prosperità economica, soprattutto dallo sviluppo delle fattorie: la grande fattoria (in realtà un borgo) di Łubnice aveva un mulino, una fabbrica di birra, stagni per i pesci, due birrai, un bottaio e un fabbro che riparava gli orologi del palazzo e la situazione dei contadini all’interno dei possedimento del principe Czartoryski era abbastanza favorevole. Nel 1778 il principe Alessandro divise i suoi vasti possedimenti tra il figlio e la figlia. Izabela Czartoryska ottenne la Tenuta Łubnica (comprendente: Łubnice, Orzelec W., Orzelec Mały, Grabowa, Łyczba, Stara Wieś, Budziska, Czarna, Przeczów, Otałęz, Wola Otołeżna, Wilkowa, Góra, Borki), la Tenuta Rytwia (con Rytwiany, Tuklęcz, Kłoda, Ruda, Sichów Wielki, Sichów Mały, Sydzyna, Szczeka, Nidziałki, Koniemłoty, Święcica, Oględów e Staszów con i suoi sobborghi. Ella sposò il principe Stanisław Lubomirski, Gran Maresciallo della Corona, erede di Łańcut e Krzeszowice.
Dopo la morte del marito, Izabela Lubomirska Czartoryska era la donna più ricca della Polonia. Ebbe 4 figlie, di cui Julia divenne l’erede dei possedimenti di Rytwów, Łubnik, Krzeszowice e Łańcut. Quindi nel 1783 sposò il conte Jan Potocki, principe ereditario.
Dopo la terza spartizione della Polonia i possedimenti di Łubnik fecero parte della parte austriaca fino al 1809. In seguito alla guerra e alla vittoria delle truppe napoleoniche sull’Austria nel 1809 i possedimenti di Łubnik furono incorporati nel Ducato di Varsavia, Dipartimento di Cracovia e contea di Stopnica.
Come afferma lo storico Ryszard Halaba, con la deliberazione del 3 febbraio 1816 furono create unità più piccole dell’amministrazione statale: i Comuni (Gminy). Dal 16 agosto, dopo aver concluso un contratto di locazione con Izabela Lubomirska, il conte Pius Kiciński – castellano di Połaniec – diventa il primo sindaco del Comune di Łubnice.
Mentre dal 1842 Adam Potocki era il proprietario della Tenuta di Łubnice che ampliò ulteriormente e fece ricostruire il palazzo patrizio; il figlio Artur nel 1872 vi aggiunse ulteriori territorio anche per via del matrimonio nel 1887 con Róża Lubomirska, che morirà nel 1891 dopo aver dato alla luce due figlie: Róża e Zofia, le quali erediteranno dal padre la proprietà nel 1889.
Il 5 agosto 1897 Róża sposò Maciej. Radziwiłł “Trąba” tutti i feudatori si rivelarono attenti alle esigenze della popolazione, fondando opifici, istituti di credito, scuole, e istituti benefici.
L’ultimo proprietario di questa famiglia fu Krzysztof Radziwiłł, che negli anni ’20 donò i resti dei possedimenti di Łubnica insieme ai fabbricati agricoli ai fratelli Tadeusz e Henryk Zaporski, il primo dei quali, Tadeusz, cedette la proprietà acquistata alla figlia Zofia in occasione del matrimonio con Adam Dulęba.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’oro, alla lettera maiuscola Ł corsiva d’argento”.
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