Comune di Lozzo Atestino – (PD)

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Info
  • Codice Catastale: E709
  • Codice Istat: 28047
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 3233
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 23.97
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

In primo piano compare nell’insegna civica di Lozzo Atestino una torre a due palchi, cioè a due piani, la quale vuole ricordare l’esistenza nel territorio dei due antichi castelli di Lozzo e Valbona.

 

Il primo destinato contemporaneamente a residenza e difesa sarebbe stato distrutto nel 1231 e nel 1313; sorgeva ove ora si trova la villa Lando-Correr.

 

Di esso resta solo traccia in un grosso muro presso detta costruzione.

 

Alcuni studiosi di storia locale ritennero che la fortificazione sorgesse sul monte Lozzo, confondendola probabilmente con i resti di un castelliere di origine preistorica.

 

Il castello di Valbora pare sia stato edificato nel 1228 ed è uno dei migliori esempi di conservazione della provincia e dei dintorni.

 

Si presenta a pianta quasi rettangolare con cinque torri ed un profondo fossato di cinta. Alla caduta della Repubblica Padovana passò ai Carraresi nel 1318.

 

Sotto la Serenissima Repubblica di Venezia, la costruzione perse importanza, sia perché Lozzo non era più territorio di confine, sia perché essa non era più adatta ai nuovi mezzi di offesa bellica. Di conseguenza subì una serie di passaggi di proprietà.

 

Più ardua Ë l’interpretazione araldica dei due leoni coronati che reggono la torre a due palchi.

 

Essi potrebbero ricordare la strategica posizione di confine tra le province di Padova e di Vicenza o più verosimilmente starebbero a ricordo della linea di demarcazione corrente proprio a Lozzo tra territori Atestini e Vicentini, come stabilito dal romano Sesto Attilio.

 

Per altri le figure rampanti sintetizzerebbero la feudalità della terra e del borgo fino all’avvento nel territorio della Repubblica di Venezia (1405).

 

La pratica per l’ufficializzazione dello stemma e del gonfalone Ë stata curata da Giancarlo Scarpitta nel 1988.

 

Presso l’Archivio Centrale dello Stato non Ë stato rintracciato alcun fascicolo istruttorio concernente i simboli adoperati dal Municipio.

 

L’insegna risulta assunta in data 31 marzo 1950 e poi nuovamente deliberata dal Consiglio Comunale, con il gonfalone, in data 19 dicembre 1988.

 

Per il drappo Giancarlo Scarpitta propose un drappo interzato in fascia di giallo, di verde e di giallo ad evidenziare l’arma gentilizia dei conti di Lozzo che tennero giurisdizione nella zona dal 1100 al 1345 e che tanta parte ebbero nelle vicissitudini storiche del paese e dei centri limitrofi.

 

 

Nota di Giancarlo Scarpitta

BLASONATURA

“D’azzurro, alla torre di due palchi, d’argento, merlata alla guelfa, murata di nero, il primo palco merlato di quattro, aperto e finestrato di due in fascia, del campo, il secondo palco merlato di tre e finestrato di uno, del campo, essa torre sostenuta dai leoni d’oro, coronati dello stesso, e fondata sulla campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 25 settembre 1989

SMALTI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
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