Comune di Lorsica – (GE)

Informazioni

  • Codice Catastale: E695
  • Codice Istat: 10030
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 529
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 17.78
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Lorsica  è un comune italiano sparso di 394 abitanti della città metropolitana di Genova, noto per la produzione artigianale di sete damascate. Possiede alcune cave di ardesia. La sede comunale è situata nella frazione di Figarolo.

Il paese divenne dominio feudale della famiglia Malaspina a partire dal 1174 e in seguito dei conti Fieschi di Lavagna. Nel 1433 i Fiezchi lo cedettero alla Repubblica di Genova ed è proprio da questo secolo che, con la collaborazione degli artigiani genovesi, prese corpo la fortunata lavorazione della seta e la produzione dei damaschi.

Nel 1797, con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte, la costituita municipalità di Lorsica rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all’interno della Repubblica Ligure.

Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Lorsica rientrò nel VI cantone come capoluogo della giurisdizione del Tigullio e dal 1803 fu il centro principale del II cantone del Golfo del Tigullio nella giurisdizione dell’Entella.

Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento degli Appennini.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del congresso di Vienna del 1814, che sottopose la municipalità di Lorsica nella provincia di Chiavari, sotto la divisione di Genova.

Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VI mandamento di Cicagna del circondario di Chiavari dell’allora provincia di Genova, nel Regno d’Italia.

Nel corso della seconda guerra mondiale la frazione di Barbagelata, per la sua collocazione strategica, fu un avamposto importante per le formazioni partigiane e, per questo motivo, nel corso di un rastrellamento, fu data alle fiamme dai nazi-fascisti e vi vennero uccisi tre contadini che erano stati utilizzati come guide.

 

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n° 736 del 27 febbraio 1980. Nello stemma è raffigurato un orso rampante, un riferimento all’antico nome del Comune, Orsica, forse per la presenza sul territorio di questi animali. Un altro riferimento al nome antico sono le sette stelle che corrispondono alla costellazione dell’Orsa minore.

Lo stemma si blasona: «D’azzurro, all’orso grigio ritto, linguato ed armato di rosso con le sette stelle dell’Orsa Minore d’oro. Sotto lo scudo su lista d’azzurro con le estremità bifide svolazzanti, il motto in caratteri maiuscoli d’oro: NON NOVI NOCTEM. Ornamenti esteriori da Comune». Il gonfalone consiste in un «Drappo di giallo…».

 

Note di Bruno Fracasso

Liberamente tratte da wikipedia

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Davide Papalini

Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro, all’orso grigio rampante, linguato ed armato di rosso con le sette stelle dell’Orsa Minore d’oro. Sotto lo scudo su lista d’azzurro con le estremità bifide svolazzanti, il motto in caratteri maiuscoli d’oro: “NON NOVI NOCTEM”. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
Orsa Minore, orso, stella
Attributi araldici:
armato, linguato, rampante

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di giallo…”

Colori del gonfalone: giallo

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    736
    concessione
    27 Febbraio 1980