Comune di Loreggia – (PD)

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Info
  • Codice Catastale: E684
  • Codice Istat: 28046
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 7259
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 19.03
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

La via Aurelia, strada romana che congiungeva la città di Padova (Ponte Molino) con i centri pedemontani (Asolo), è l’elemento centrale preso in considerazione per la “costruzione” dell’emblema civico ideato nel secondo dopoguerra per il Comune di Loreggia.

 

Per alcuni, infatti, il luogo deriverebbe il proprio nome dall’importante arteria simboleggiata dalla pezza argento. L’Aurelia fu così chiamata dal proconsole romano C. Aurelius Cotta nel 74 avanti Cristo e costituiva il “cardine massimo” della stessa Padova.

 

Anche se nessun documento antico ricorda un percorso romano da Padova a Asolo, la comune origine paleoveneta e la stessa distanza (46 chilometri) sono elementi sufficienti per postulare l’esistenza di una via romana in seguito ristrutturata e resa stabile.

 

Un’altra interpretazione legata alla forma ondata della figura centrale potrebbe essere quella di ricordare anche il torrente Muson dei Sassi.

 

A completare lo stemma di Loreggia compaiono i tradizionali simboli rurali delle spighe di grano e del grappolo d’uva nera, ad evidenziare quelli che erano i prodotti agricoli più diffusi nella fertile campagna irrigata dal torrente Muson dei Sassi.

 

Già nell’Ottocento il Dizionario Corografico dell’Italia riportava: “il territorio è tra i più fertili del

distretto; esso abbonda di cereali, viti e gelsi”.

 

Oggi il paese non è più ad economia prevalentemente agricola; l’industria, il commercio e soprattutto l’artigianato sono le attività economiche più sviluppate.

 

Dal punto di vista araldico è da rilevare che sia nel decreto di concessione dello stemma e del gonfalone sia nei registri araldici conservati presso l’Archivio Generale dello Stato in Roma si blasona erroneamente lo scudo citando la presenza di una banda (“pezza onorevole” posta diagonalmente) anziché di una fascia ondata, come appare nel bozzetto miniato e nel fascicolo istruttorio custodito presso il citato archivio.

 

È comunque accertato che ancora prima dell’ufficializzazione, l’Ente adoperava uno scudo analogo a quello riprodotto.

 

 

 

Note di Giancarlo Scarpitta

BLASONATURA

“Di azzurro, alla banda ondata di argento, passante dietro tre spighe di grano fruttate e fogliate d’oro, ed
un grappolo di uva nera pampinata a sinistra, di un pezzo. Ornamenti esteriori da Comune “.

SMALTI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    5 Luglio 1952

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