Comune di Longiano – (FC)
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Info
- Codice Catastale: E675
- Codice Istat: 40018
- CAP: 0
- Numero abitanti: 6966
- Altitudine: 0
- Superficie: 23.61
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Sempre fedele a Rimini, venne attaccata dai cesenati che distrussero il castello nel 1198; fu poi dei Malatesta (dal 1295 al 1463). Durante il periodo pontificio (1463-1859) fu sede del feudo concesso nel 1519 ai marchesi Rangone di Modena.
Lo stemma risale almeno al XVI secolo, non è stato formalmente riconosciuto, ma liberamente adottato dal Comune; si può blasonare: “Campo di cielo, alla figura di San Cristoforo al naturale che col bimbo sulle spalle e il bastone in pugno guada acque azzurre, increspate d’argento; le acque occupano il primo campo di una campagna partita; l’insieme è accompagnato a sinistra da una torre in raffigurazione naturalistica, munita di tre merli alla guelfa, finestrata e chiusa di nero, sormontata da una corona all’antica d’oro; la torre è fondata in un terreno arido e bruno al naturale, questi occupante il secondo campo della campagna”.
La figura di san Cristoforo indica il patrono del paese, al quale è dedicata la collegiata, mentre la torre è il simbolo che richiama il primitivo castello poi trasformato il residenza signorile nel periodo Malatestiano.
Nota di Massimo Ghirardi e Alessandro Savorelli
Si ringraziano Alessandro Neri e Gianni Cottafavi per la gentile collaborazione
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997, p. 424.
Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna. GLI STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, Compositori, Bologna 2003, pp.398.
Plessi G. GLI STEMMI DEI COMUNI DELLE QUATTRO LEGAZIONI, Forni, Bologna 1999, p. 454-455.
Romolotti G. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI, Il Quadrato, Milano 1972, pp. 119-120.
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Campo di cielo, alla figura di San Cristoforo al naturale che col bimbo sulle spalle e il bastone in pugno guada acque azzurre, increspate d’argento; le acque occupano il primo campo di una campagna partita; l’insieme è accompagnato a sinistra da una torre in raffigurazione naturalistica, munita di tre merli alla guelfa, finestrata e chiusa di nero, sormontata da una corona all’antica d’oro; la torre è fondata in un terreno arido e bruno al naturale, questi occupante il secondo campo della campagna”.
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma nella versione sannitica

GONFALONE RIDISEGNATO

GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di rosso…”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune
Depositato al n. 13 degli stemmi della Legazione di Forlì nell’anno 1851 presso l’Archivio di Stato di Bologna