Città di Lomazzo – (CO)
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Info
- Codice Catastale: E659
- Codice Istat: 13133
- CAP: 0
- Numero abitanti: 9564
- Altitudine: 0
- Superficie: 9.36
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Lomazzo si trova sulla sponda del torrente Lura, documentato come Lomacium nell’856, probabilmente derivato dal latino “limes” (confine), essendo la località attraversata dal confine tra le diocesi di Como e Milano e mantenuta anche nel periodo successivo fino a formare due entità amministrative: Lomazzo Milanese e Lomazzo Comasco, che vennero unificate nel periodo napoleonico e assegnate alla Provincia di Como, unificazione mantenuta con la Restaurazione ratificata il 24 aprile 1816.
Locus Maxiumus è una versione derivata dalla dotta cancelleria ecclesiastica, ma senza alcun fondamento.
Lo stemma della città non è stato formalmente concesso, quindi liberamente assunto dal Comune. Ciononostante negli anni ’30 del XX secolo venne iniziato l’iter per la concessione: il progetto voleva ricordate il trattato di Pace stipulato il 20 marzo 1285 nella chiesa di San Vito, tra l’arcivescovo di Milano Ottone Visconti e i podestà di Milano, Ugolino Rosso, e quello di Como, Guido da Castiglione.
Si può blasonare: “Trinciato, ad una banda d’argento caricata dalle lettere maiuscole di nero: LOCUS MAXIMUS; nel PRIMO d’azzurro alla biscia d’oro, ingollante il fanciullo di carnagione, capelluto di nero, posto in fascia e in maestà, con le braccia aperte; nel SECONDO di rosso alla croce d’argento”.
Lo stemma quindi rappresenta lo storico convegno tra gli inviati di Como (stemma rosso alla croce d’argento) e i Visconti (azzurro al biscione d’oro) presso il “limes” di LOCUS MAXIMUS, denominazione che venne ritenuta apocrifa nella stessa istanza di riconoscimento, e che motivò il Commissario del Re, presso la Regia Consulta Araldica, ad esprimere un parere negativo il 28 maggio 1931.
Il 12 aprile 1934 la Consulta propose al Comune una soluzione alternativa, da ricercare nello stemma della famiglia Carcano, che fu feudataria del territorio (che aveva come emblema il cigno e l’ascia).
L’Amministrazione Comunale però fece “finta di niente” e lo stemma trinciato venne di fatto adottato.
Ancora nel 1950 uno studioso locale propose di adottare lo stemma che il Codice Trivulziano assegna alla Comunità di Lomatio: uno scaglione nero su fondo oro. Lo scaglione in effetti venne nel tempo adottato come simbolo da molte famiglie originarie del luogo (Clerici, Grimoldi, Pizzi), Inoltre lo scaglione poteva essere interpretato come una “Λ” (lambda) greca, iniziale del paese.
L’11 luglio 2006 il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha concesso a Lomazzo il titolo di “città”.
Note di Massimo Ghirardi
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997, p. 423.
Genovese C. STEMMI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI COMO. Como 2007, p. 124-125.
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Trinciato, ad una banda d’argento caricata dalle lettere maiuscole di nero: LOCUS MAXIMUS; nel PRIMO d’azzurro alla biscia d’oro, ingollante il fanciullo di carnagione, capelluto di nero, posto in fascia e in maestà, con le braccia aperte; nel SECONDO di rosso alla croce d’argento”.
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Versione digitalizzata di Carletto Genovese.

GONFALONE RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di bianco…”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune