Comune di Lequile – (LE)

Informazioni

  • Codice Catastale: E538
  • Codice Istat: 75036
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 8617
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 36.36
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Per tradizione si fa risalire la nascita della località di Lequile all’epoca romana, quando si sarebbe stabilito nella zona un centurione di nome Leculo, il quale eresse una villa da cui sorse poi un villaggio che ne adottò il nome.

Altre vorrebbero invece farlo derivare da un insediamento di ex legionari romani: dal loro simbolo sarebbe derivato il nome di “Le Aquile”, a seguito della caduta dell’iniziale divenne “Lequile”.

Studiosi recenti, che collegano la località con i centri di Lequio Berria e Lequio Tanaro in provincia di Cuneo, propongono che Lequile sia derivata dall’espressione ‘ad leucum’, cioè presso un ‘lucus’, ossia un bosco sacro o un ‘lacus’, ovvero uno specchio d’acqua.

Il centro fece parte, dal secolo XI sino al 1463, della Contea di Lecce nel Principato di Taranto. Nel 1291 ne fu signore Ugo di Brienne; nei secoli XIV e XV appartenne ai Bonomine, ai De Marco, ai Sambiase, ai Santabarbara e ai Marescallo.

Nel 1433 Maria d’Enghien, contessa di Lecce, principessa di Taranto e regina di Napoli, lo concesse in feudo al barone Guarino di San Cesario, alla cui famiglia rimase fino al 1531.

Successivamente dai Doria, che ne divennero signori fino a che nel 1554, lo cedettero ai Pansa; da questi alla famiglia dell’Anna, e quindi ai Graffoglietti, ai Venato, poi agli Imparato, ed infine ai principi di Saluzzo che ne tennero il possesso dal 1690 al 1806, data di abolizione dei feudi.

Lo stemma del comune di Lequile raffigura un aquila d’oro, che si vuole sia stato l’emblema del casato di Leculo: l’aquila imperiale, che rievoca la sua antica origine romana, ma la figurazione può riferirsi semplicemente ad un’aquila, scelta come emblema assonante con il toponimo.

L’esigenza di aggiornare lo Statuto del Comune, ha portato alla luce l’assenza di un documento ufficiale che certifichi la concessione dello stemma e del gonfalone. Il comune di Lequile, pur avendo nel corso dei secoli modifcato il proprio stemma, di fatto, secondo quanto comunicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio Onorifenze, non è ancora ni possesso di un documento ufficale. Il dottor Francesco Galetta, responsabile del predetto ufficio, ha accertato che il Comune di Lequile possiede un sigillo storico ritrovato nell’Archivio di Stato di Napoli, nel fondo “Conti delle Università”, fascicolo 871.

Nota di Massimo Ghirardi e Carletto Genovese

Stemma Ridisegnato


Fonte: Dipartimento di Araldica Pubblica

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di azzurro, all’aquila rivoltata, con il volo alzato, d’oro, allumata e linguata di rosso, sormontata dalla corona all’antica di nove punte visibili, d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
aquila, corona all'antica, punta, volo
Attributi araldici:
allumato, alzato, linguato, rivoltato, sormontato, visibile

Gonfalone ridisegnato


Fonte: Dipartimento di Araldica Pubblica

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini



Profilo Araldico


“Drappo di giallo…”

Colori del gonfalone: giallo

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    10 Gennaio 2013