Città di Lecce – (LE)

Informazioni

  • Codice Catastale: E506
  • Codice Istat: 75035
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 95520
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 238.39
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Secondo la leggenda fu il re cretese Licio Idomeneo a fondare la città allorché, reduce dall’assedio di Troia, naufragò sulle coste salentine dove incontrò una giovane principessa, Euippa figlia del re messapico Malennio della quale si innamorò. La sposò ed ebbe in dono dal padre di lei una città alla quale diede il nuovo nome di LYCIA.

LECCE è, storicamente, l’antica LUPIÆ erede della decaduta Rudiæ (dove nacque il poeta latino Quinto Ennio), centro di origine messapica sviluppatosi intorno al IV secolo a.C. al declino della città vicina, sul quale poi si inserì l’insediamento romano (statio militum) divenuta città romana nell’89 d.C.

Nel Medioevo il toponimo si corruppe in LYPPIÆ, poi LIPIÆ, da cui derivò l’attuale LECCE. Nel dialetto locale “grico” del Salento si dice anche LUPPIU che è diretta discendenza dal greco. Probabilmente il toponimo è tipico della Messapia (anche se mai spiegato in modo convincente) e solo successivamente è stato messo in relazione con il lupo (come richiamato anche dallo stemma comunale) a ricordo del legame con Roma.

Lo stemma attuale del Comune di Lecce associa, per assonanze, la figura della lupa (dall’antica LUPIÆ) con quella dell’albero di leccio (o elce). Si blasona: “D’argento alla lupa passante di nero, attraversante il fusto di un albero di leccio di verde, sradicato e ghiandifero d’oro”.

Lo stemma antico della città aveva Sant’Irene quale simbolo principale, tenente la mano sulla torre del duomo in segno di protezione. Alcuni sostengono che la torre rappresentata nello stemma fosse quella antica della cattedrale, costruita da Goffredo d’Altavilla ispirandosi a quella della chiesa di Sant’Irene di Tessalonica (Salonicco) crollata nel XVII secolo e ricostruita in nuove forme nel 1682.

Fino al 1851 il Comune aveva sede nel Palazzo del Seggio (o “Sedile”) risalente al 1592 in piazza Sant’Oronzo (il santo vescovo patrono della città), mentre oggi il Municipio ha la sua residenza nell’antico Palazzo Carafa.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997. 850 pagg.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’argento alla lupa passante di nero, attraversante il fusto di un albero di leccio di verde, sradicato e ghiandifero d’oro”

D.P.R. 20 aprile 1942

Oggetti dello stemma:
leccio, lupa

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    concessione

    Antico diritto


    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    20 Aprile 1942