Comune di Lavis – (TN)

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Info
  • Codice Catastale: E500
  • Codice Istat: 22103
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 8635
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 12.44
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il toponimo Lavis (in tedesco NevisNefis) è in stretta connessione con il nome del torrente Avisio che deriverebbe dal gallico/celtico *abisjo o *apjsio, col significato di ‘corso d’acqua’. Il torrente Avisio, oltre all’interesse socio-economico per l’intero territorio lavisano, ha rivestito un importante ruolo geo-politico: per secoli ha segnato il confine tra la contea tirolese di Königsberg (Montereale/Monreale) e il Principato-Vescovile della città di Trento.

 

In una posizione comoda con facile accesso al fiume (dove verrà poi costruito un ponte) sorse l’insediamento, un piccolo villaggio, la cui prima attestazione documentata, come “villa del ponte dell’Avisio”, è del 1240, preceduta di oltre quattro secoli da quella della località di Pressano, dell’anno 845, oggi una frazione compresa nella circoscrizione amministrativa, una località vitivinicola collinare di insediamento antichissimo in cui sono state ritrovate testimonianze preistoriche e di epoca romana (il nome potrebbe infatti derivare da Pritianum/Persanum dal significato di “più salubre”).

 

Lo stemma del Comune di Lavis è blasonato: “troncato di azzurro e rosso, a tre verghe d’oro, legate da un nastro d’argento attraversanti”. Rappresenta l’antica “Communitas Avisii, Pressani et Consortum”, a significato dell’unione e della solidarietà che lega, da sempre, le comunità rappresentate di Lavis, Pressano e i Consorti(identificabili con le frazioni di Sorni, Nave San Felice e i vari masi sparsi sulle colline Avisiane).

Pur essendo lo stemma di Lavis molto antico si decise comunque di regolamentarlo in seguito a delibera podestarile del 1928 che richiedeva all’Amministrazione Statale “di adottare l’antico stemma del Comune di Lavis, tenuto presente il gradimento della popolazione, che lo considera come simbolo dell’unione del capoluogo con le frazioni“. Il riconoscimento avvenne tramite DCG del 9 agosto 1929.

 

Se confrontiamo lo stemma con gli antichi sigilli adoperati dalla Comunità, si nota la mancanza del motto “UNITAS” (= unità, unione) sul nastro attraversante; come possiamo ritrovare sopra un documento del 1742 e in un bassorilievo sopra un architrave del palazzo Comunale (ex palazzo De Coredo).

La figurazione araldica di Lavis è molto prossima all’antico “fascio clesiano” il quale era uno dei più famosi emblemi di Bernardo Clesio (1485-1539) principe-vescovo di Trento: un fascio di sette verghe dorate su fondo rosso con un nastro su cui spicca la parola “Unitas” (il fascio clesiano era stato adottato come logo anche dal Credito Cooperativo Trentino fino al 2020).

 

Il paese di Lavis è spesso storicamente associato al patrono St. Udalrico di Augusta (o Ulderico; Sankt Ulrich von Augsburg, in tedesco) probabilmente una figura consolidatasi grazie ai numerosi minatori bavaresi che trovarono lavoro nelle miniere d’argento del monte Argentario oltre che per rafforzare il ruolo di confine geo-politico. Infatti, oltre a quello della Comunità intera, esisteva pure lo stemma e sigillo del “colomello di lavis” cioè propriamente solo del paese capoluogo, con la figura del Patrono Udalrico benedicente (st. Ulrich von Augsburg) e la scritta “sanctus Udalricus Protector Publici Avisii” come su un documento del 1806 (e analoghi).

 

Vedi anche Ortisei/St. Ulrich (BZ)

 

Nota di Massimo Ghirardi, Giovanni Giovinazzo e Lorenzo Cainelli

 

Bibliografia:

Canetti (Albino). Storia di Lavis: giurisdizione di Königsberg-Montereale. Società Di Studi Trentini Di Scienze Storiche, Trento 1981.

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Troncato d’azzurro e di rosso a tre verghe d’oro, legate da un nastro d’argento, attraversanti. Ornamenti esteriori da Comune”

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Vecchio stemma su carta intestata municipale

Stemma del capoluogo

Versione del XVI secolo.

Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo troncato di azzurro e di rosso…”

COLORI
PARTIZIONI
troncato
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database
BLASONATURA

Antico sigillo con motto UNITAS

ALTR IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    9 Agosto 1929

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