Comune di Lauterbrunnen – (BE)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Lauterbrunnen è un comune sparso del’Oberland Bernese, che comprende anche i vilaggi di Mürren, Gimmelwald, Stechelberg.

Nel 1973 ha assorbito anche il territorio del soppresso comune di Isenfluh.

I toponimo è formato dai termini “Lauter”, derivato dal germanico “Huttar” col significato di “luminoso, chiaro, puro” e da “Brunnen”, che significa “fonte, sorgente”, da cui il “Claro Fonte” con il quale compare nei documenti del 1240. Nel 1253 è documentato il toponimo tedesco Liuterbrunnon, mentre quello attuale è stabile già dal 1268.

Il nome deriva dalle numerose imponenti e suggestive cascate che danno il nome all’intera valle, se ne contano 72 e la più emblematica è quella di Staubbach, una delle più alte d’Europe, che si getta da una parete rocciosa alta circa 300 metri.

Johann Wolfgang von Goethe, che visitò la valle nel 1779, trovò l’ispirazione nelle acque fragorose per comporre il suo celebre poema «Gesang der Geister über den Wassern» (“Canto degli spiriti sulle acque”).

Nel cuore della montagna «Schwarzer Mönch», nascosta dietro ad impressionanti pareti rocciose, un’altra cascata, del Trümmelbach, offre uno spettacolo naturale grandioso: circa 20000 litri d’acqua al secondo scendono lungo le dieci cascate d’origine glaciale per un’altezza totale intorno ai 200 metri. Questo spettacolo può essere ammirato (solamente in estate) attraverso un ascensore in galleria.

Il villaggio di Lauterbrunnen è il punto di partenza verso le destinazioni turistiche più note della regione della Jungfrau. Una ferrovia a cremagliera collega Lauterbrunnen alla soleggiata terrazza di Wengen, sul versante orientale della Valle di Lauterbrunnen, e a Kleine Scheidegg, dove si cambia treno per salire nel cuore del ghiacciaio Jungfraujoch.

Lo stemma è stato composto nel 1945 e mostra nella parte superiore lo stambecco del distretto di Interlaken, al quale appartiene il comune, mentre la parte bassa mostra tre cascata stilizzate.

Si blasona: “Geteilt von Silber mit einem halben schwarzen Steinbock, und von Grün mit drei gewellten silbernen Spitzen” (Troncato: al primo d’argento al mezzo stambecco di nero; al secondo di verde a tre punte ondate d’argento).

Wengen

Wengen è una frazione del Comune, e il vilalggio più popoloso della Circoscrizione di Lauterbrunenn documentato dal 1268 e una nota località turistica dal XIX secolo, ebbe tra i suoi ospiti anche Felix Mendelssohn. Dal 1893 Wengen è raggiungibile da Lauterbrunnen con la ferrovia a cremagliera Wengernalpbahn, dato che il villaggio non ha alcun collegamento con la rete stradale ed è quindi quasi senza auto (esistono solo alcune mulattiere percorribili con mezzi adatti).

Ha un suo proprio stemma, costituito da uno scudo troncato con lo stambecco di Lauterbrunnen e due fiocchi di neve stilizzati, relativi alle note piste per gli sport invernali del circondario.

Mürren

Altra frazione del comune ad avere un proprio stemma, partito, nel quale si riconosce lo stambecco, simbolo distrettuale, e quattro stelle d’argento in campo rosso, che ricorda lo stemma Walser, infatti è abitato da un nucleo di quella popolazione.

Isenfluh

Piccolo villaggio che si raggiunge con una lunga e stretta strada di montagna a valle di Lauterbrunnen, posto in posizione panoramica su una terrazza dirupata, punto di partenza delle escursioni nella romantica Valle di Saus e più lontano verso Mürren o i Lobhörner.

È documentato come Ysenfluo nel 1319, come dipendenza dell’abbazia di Interlaken, e dal 1528 soggetto al Balivo della stessa città.

Ha un suo stemma, relativo al periodo nel quale era un comune indipendente, fino al 1973, che mostra un giglio rosso su uno scudo trinciato argento e verde, simbolico della posizione lungo il fianco della montagna nella quale si trova.

Tutti i centri fanno parte dell’associazione turistica Jungfrau Region, che comprende anche il patrimonio mondiale dell’UNESCO del massiccio dello Jungfrau-Aletsch.

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Troncato: al primo d’argento al mezzo stambecco di nero; al secondo di verde a tre punte ondate d’argento”.

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BLASONATURA

“Drappo di bianco caricato dello stemma comunale”

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