Città di Latina – (LT)

Informazioni

  • Codice Catastale: E472
  • Codice Istat: 59011
  • CAP: 4100
  • Numero abitanti: 119804
  • Nome abitanti: latinensi
  • Altitudine: 21
  • Superficie: 277.88
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

La data di nascita ufficiale della città è il 18 dicembre 1932, Littoria viene alla luce con il suo centro urbano chiamato Quadrato che si formò attorno al primario nucleo eretto dai coloni e dai tecnici idraulici che operarono a lungo nella zona durante la bonifica. Oggi il Quadrato, il cui nome risale alla misura terriera utilizzata dai Romani, è ricordato con una piazza a testimonianza della prima cellula di Littoria.
La storia più recente segna le tappe della progressiva rivoluzione economica di quest’area: nata come città essenzialmente agricola, ha trasformato la sua fisionomia con le centinaia di poderi edificati dall’Opera Nazionale Combattenti e consegnati ai coloni sparsi nell’Agro bonificato. L’idea di realizzare una città al centro dell’area bonificata fu di Valentino Orsolini Cencelli, presidente dell’Opera Nazionale Combattenti, il quale riteneva l’esistente Cisterna troppo decentrata rispetto ai territori sanati dell’Agro. Di questa idea si convinse anche Benito Mussolini il quale, dopo aver visitato le opere e i lavoratori il 5 aprile del ’32 insieme al Commissario Cencelli, incaricò di sviluppare il progetto l’architetto Oriolo Frezzotti. Il piano dei lavori e i progetti furono elaborati in maniera rapidissima, sollevando per questo anche qualche critica, ma la bontà del lavoro fu sottolineata dal fatto che il progettista aveva tenuto in grande conto la logistica della viabilità territoriale e la morfologia del territorio. Littoria nacque inizialmente come un centro agricolo indissolubilmente legato all’area produttiva circostante visto che la sua finalità non si esaurisce al perimetro del nucleo urbano ma si dilata a tutto il territorio. Il piano elaborato da Frezzotti, applicando un modello radialconcentrico, collegava organicamente Littoria ai Borghi, raccordando gli insediamenti alla viabilità di servizio e di attraversamento territoriale dell’area bonificata, a partire dal trivio in località Cancello di Quadrato, cui facevano riferimento prima del 1918 i vari edifici di una delle aziende Caetani, poi acquisite dal Consorzio di Bonifica di Piscinara. Per il trivio passava il primo tratto della ferrovia che i Caetani avevano costruito nei primi anni del ‘900, finalizzata alla realizzazione delle reti viarie.
Dal semplice borgo di servizio alla bonifica, Littoria diventò centro rurale nel 1932, centro comunale nel 1933 e capoluogo di provincia nel 1934.
Attraversata o sfiorata dai maggiori canali di bonifica: quello delle Acque Medie, delle Acque Alte (canale Mussolini) e di Rio Martino, la città si è sviluppata secondo una pianta ottagonale con le strade diramate a raggiera dal centro, motivo conduttore del Piano Regolatore dell’architetto Oriolo Frezzotti.
Mutato nel 1946 l’originario nome di Littoria in Latina, la città ha conservato intatti negli edifici pubblici i caratteri propri dell’epoca in cui nacque: il Palazzo municipale con la torre, il Tribunale, il Palazzo del Governo e quello di fronte della Banca d’Italia in Piazza della Libertà, al centro della quale sorge una fontana marmorea a forma di fascio littorio composto da spighe di grano, donata dalle città di Asti e Vasto, la Cattedrale di S. Marco che si affaccia sull’omonima piazza, il Palazzo dell’Opera Nazionale Combattenti, la Piazza del Quadrato e i portici dei Palazzi Finanziari e degli edifici comunali, tra le caratteristiche più interessanti la quantità e la varia tipologia delle piazze che Frezzotti distribuì alle intersezioni tra i raggi e gli anelli dello schema a raggiera della Città Nuova.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Fonte: Anna Bertola

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“D’azzurro, alla torre civica fondata su una palude, il tutto al naturale, circondato da due fasci di spighe mature di grano, decussate in basso, legate da un nastro di rosso carico della scritta: LATINA OLIM PALVS. Ornamenti esteriori da Città”

 

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo troncato di nero e d’azzurro con nel centro lo stemma civico sormontato dalla scritta in oro: Città di Latina. La parte inferiore terminante con le sette code con le punte d’argento cariche di vanghe e spighe di grano in rilievo e alternate. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dai colori nero e azzurro con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della Città e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’oro”.

 

Note


Gonfalone ridisegnato da Pasquale Fiumanò

Colori del gonfalone: azzurro, nero
Partizioni del gonfalone: troncato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    5 Marzo 1935

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    3 Dicembre 1934

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    11 Aprile 1952

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    3 Dicembre 1934

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    3 Ottobre 1952

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    3 Dicembre 1934