Comune di Lassay-les-Château – (53)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Lassay-les-Châteaux è un villaggio pittoresco e un comune del dipartimento della Mayenne, nella regione dei Pays-de-la-Loire, creato nel 1973 con la fusione dei territori dei precedenti comuni di La Baroche-Gondouin, Lassay, Melleray-la-Vallée; ai quali nel 1974 si unirà anche il comune di Niort-la-Fontaine.

 

Ma Lassay aveva già incorporato nel 1965 il territorio di Courberie.

 

Il nome compare come Laciaco in epoca merovingia, probabilmente derivato da un nome personale (latinizzato in Lascius o Lacceius), località sperduta dove nel VI secolo si ritirò in eremitaggio il cavaliere Frambaldus d’Alvernia (poi beatificato come saint-Fraimbault o Frambourg d’Auvergne), su consiglio di sant’Innocente, vescovo del Mans. Questo personaggio servirà a modello nel XII secolo per la creazione del personaggio letterario di Lancillotto del Lago (Lancelot du Lac), protagonista della saga di re Artù.

Dopo la sua morte il corpo di Frambaldo venne trasportato a Senlis su richiesta della regina Adelaide, sposa di Ugo Capeto, per essere inumato nella chiesa a lui dedicata (oggi collegiata di Saint-Frambourg-de-Senlis). Al santo fu molto devoto anche Gerbert d’Aurillac, poi papa Silvestro II.

 

Di questo territorio strategico, tra Maine e Normandia, furono feudatari i signori di Mayenne, e il castello pervenne poi ai Vendôme fino al 1518. Fu coinvolto in molte battaglie, specificatamente durante le Guerre di Religione, allorché fu una piazzaforte ugonotta del Basso-Maine.

 

Fu un marchese di Lassay, Armande de Madaillan, a far costruire a Parigi il palazzo dell’ “Hôtel de Lassay” (tra il 1726 e il 1730), attuale residenza del presidente dell’Assemblée Nationale.

 

Lo stemma comunale, in uso da almeno il XVIII secolo, è abbastanza generico, anche se non privo di grazia, avendo come emblema un caduceo, attributo di Mercurio e simbolo del commercio e dello scambio. Sull’edificio della mairie è accompagnato da due rami di palma, a ricordo delle battaglie combattute nel suo territorio in passato. Si blasona: “D’argent au caducée d’azur” (D’argento al caduceo d’azzurro).

 

Nota di Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

NOTE

“D’argento al caduceo d’azzurro”.

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