Comune di Laon – ()
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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
L’antica città medioevale di Laon, nel Dipartimento dell’Aisne della Regione della Picardie (Piccardia) alza dal XIV secolo il noto stemma che si blasona: “D’argent aux trois merlettes de sable, au chef d’azur chargé de trois fleurs de lys d’or”.
In italiano: “D’argento, a tre merlotti di nero, al capo d’azzurro caricato di tre gigli d’oro”.
È inscritto nell’Armorial General du Royaume de France, istituito da Luigi XIV e redatto da Charles d’Hozier nel XVII secolo.
I “merlotti” (“merlettes” in francese) sono degli uccelli raffigurati senza becco né zampe (o con questi molto atrofizzati, analogamente agli “alerioni” dello stemma di Lorena) diffusi nell’Araldica europea dal XIV secolo, convenzionalmente simboleggiano i ‘nemici vinti in battaglia’.
Popolarmente a Laon, a questa sorta di volatili mutilati nello stemma cittadino, si danno alcune curiose interpretazioni:
1) La più conosciuta: essi sarebbero ricordo dei cittadini torturati e condannati a morte per essersi opposti al potere del vescovo Gaudry nel 1112, il quale voleva abolire le libertà e l’ordinamento comunale ottenuto nel 1111 (il vescovo ebbe la peggio, cercò di fuggire nascosti in una botte, ma venne scoperto e trucidato).
2) Rappresentano l’omaggio ad alcuni Crociati tornati dall’Oriente mutilati: ma nessun testo medioevale parla di questo episodio relativo a Laon.
3) Evocherebbero la sorte delle spose e delle madri dei Crociati partiti per la Palestina, private dell’uso dei loro “becchi”, cioè impedite nella chiacchiera, per l’assenza dei loro “interlocutori autorizzati” e costrette ad una vita ritirata.
4) Inizialmente avrebbero indicato la distinta giurisdizione dei vescovi e dei signori di Laon, che avrebbero avuto lo stesso emblema, i primi però mancanti delle zampe e i secondi del becco.
5) Nel 1360 le città della Francia dovettero pagare un forte riscatto agli Inglesi per il rilascio del re Giovanni II “il Buono”. Laon raccolse per prima la sua quota grazie alla celerità di due sui magistrati, per ringraziarli vennero autorizzati a far uso dell’emblema cittadino, allora composto da tre aquilotti: per differenziarsene però l’uno tolse i becchi, l’altro le zampe; divenuti poi noti a tutti i cittadini, essi vennero fusi e adottati in guisa di emblema civico in sostituzione dell’antico.
Secondo alcuni studiosi, in verità, in origine i “merlotti” sarebbero stati, in realtà, delle “canettes” (‘cannelli’) sorta di piccole botti, caraffe o altri recipienti di piccola taglia per i liquidi, che potevano essere di varie forme (pure rassomiglianti a volatili).
Il capo di « Francia » (moderna) è una concessione regale, e ricorda l’unione del Comune alla Corona e simboleggia la fedeltà al Re (e per estensione alla Patria).
Lo stemma viene abitualmente rappresentato semplice, all’uso antico, senza ornamenti esteriori.
Per i meriti acquisiti durante le due Guerre Mondiali la città è stata insignita della Croix de guerre 1914-1918 e della Croix de guerre 1939-1945.
Nota di Massimo Ghirardi
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune