Comune di Lannion – (22)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Lannionè un comune francese situato nel dipartimento delle Côtes-d’Armor (Coste d’Armorica), nella regione della Bretagna. L’attuale circoscrizione amministrativa comprende dal 1961 i territori di Lannion propriamente detto e quelli dei comuni soppressi di Brélévenez, Buhulien, Loguivy-lés-Lannion e Servel.

 

L’origine del toponimo deriva dal bretone “lann” che indica i luoghi di culto nel Medioevo. Per alcuni è l’erede dell’antica città di Lexobie, distrutta dai Danesi nel 836, per altri deriverebbe dal personale Juzon (o Yudon, o Ion), un santo di origine irlandese, dal quale Lannyuzon (“cappella di [san] Judon”): probabilmente il santo in questione è san Giovanni Battista (Jon, o Yon, dai quali Lannjon o Lannyon), spesso associato alla figura dell’agnello, evoluto in Lannuon (come nell’attuale pronuncia in bretone moderno), poi Lannyon nel XII secolo e Lanion nel XVI. San Giovanni è tutt’ora il patrono della parrocchia principale (Saint-Jean-du-Baly, Diocesi di Saint-Brieuc et Tréguier).

 

La località era un passaggio obbligato già al tempo dei Romani per il guado del torrente Léguer, che si attraversava anche con l’alta marea, per il controllo del quale sorse l’insediamento primitivo in seguito dotato di un castello per il controllo della foce del fiume (attraverso il quale gli invasori potevano facilmente penetrare nell’entroterra, come fecero i Danesi).

 

Dipendente dal potente vescovo di Tréguier, con l’unione al Regno di Francia divenne, in contraltare, la sede del governatore regio della regione del Trégor. Data la sua importanza strategica fu coinvolta in tutte le guerre che riguardavano la Bretagna, soprattutto nelle guerre per la successione al Ducato e anche quelle delle epoche successive. L’adozione della figura emblematica dell’agnello sacrificale nello stemma civico (assieme alle palme) vuole ricordare anche i numerosi episodi guerreschi che martoriarono la città. Tra l’altro la figura de “l’agneau” è assonante con il toponimo e rende lo stemma “parlante” (o, almeno, “assonante”).

 

Lo stemma cittadino si blasona: « D’azur à l’agneau pascal couché d’argent portant une croix haute d’or au guidon de gueules chargé de l’inscription LAUS DEO en lettres capitales aussi d’or »(D’azzurro, all’agnello pasquale coricato d’argento portante una croce alta d’oro, col guidone di rosso caricato dall’iscrizione LAUS DEO1 in lettere capitali pure d’oro). È stato registrato nel 1625.

 

In seguito, vennero aggiunte le palme (simbolo del martirio e delle città che hanno subito assedi) e il nastro con il motto in bretone WAR ZAO ATAO (“sempre [in] avanti”).

 

(1): “Lode a Dio”

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Maria Grazia Bandini per la gentile collaborazione prestata

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’azzurro, all’agnello pasquale coricato d’argento portante una croce alta d’oro, col guidone di rosso caricato dall’iscrizione LAUS DEO in lettere capitali pure d’oro”.

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LEGENDA

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