Comune di Langres – (52)

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In francese lo stemma attuale della città di Langres si blasona: “d’azur semé de fleurs de lys d’or, au sautoir de gueules brochant sur le tout” che corrisponde all’italiano: “d’azzurro, seminato di gigli d’oro, alla croce di Sant’Andrea di rosso attraversante sul tutto”.

Fino XIV secolo lo stemma era più semplice: aveva un solo giglio d’oro in ogni campo delimitato dalla croce (“D’azur au sautoir cousu de gueules, cantonné de quatre fleurs de lis d’or”: “d’azzurro, alla croce di Sant’Andrea di rosso, accantonata da quattro gigli d’oro”).

È una evidente variazione dello stemma reale di Francia, testimonia il ruolo dei duchi-vescovi di Langres nella gerarchia regia in passato.

Talvolta lo stemma è associato alla legenda: Civitas Antiqua Lingonum (Antica Città dei Lingoni).

 

Langres è un’antica città del dipartimento dell’Haute-Marne, vicino alle sorgenti della Marna, si estende su un altopiano calcareo, ed è l’erede dell’antica Andematunum, la capitale della tribù dei galli Lingoni che, dopo una rivolta del 71 d.C. perdette la sua autonomia. Durante il declino dell’Impero Romano fu ripetutamente saccheggiata dagli Alamanni (nel 298), dai Vandali (nel 407) e dagli Unni (nel 451).

Eretta in diocesi introno all’anno 200, i suoi vescovi otterranno il titolo conti e poi di duchi e nel XII sec. quello di “Pari di Francia”; e fecero della città un importante centro economico e culturale. Nel 1234 e 1266 i cittadini ottennero dal vescovo il riconoscimento della propria autonomia comunale. Nel Rinascimento la città ebbe in Claudio di Longwy, cardinale di Givry, un celebre protettore di letterati e artisti.

 

La città è gemellata con Ellwangen an der Jagst (Germania) dal1964, perché a Langres è nato il santo fondatore di quella città St. Ariulf; con Abbiategrasso dal 1964, attraverso i legami tra l’abate di Morimondo e i duchi-vescovi di Langres; e dal 1995 con Beaconsfield (UK).

 

Note di Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’azzurro, alla croce di Sant’Andrea di rosso, accantonata da quattro gigli d’oro”.

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Stemma nella versione aulica

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Drappo di azzurro seminato di gigli di oro alla croce di sant’Andrea di rosso…”

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