Città di Langhirano – (PR)

Informazioni

  • Codice Catastale: E438
  • Codice Istat: 34018
  • CAP: 43013
  • Numero abitanti: 9842
  • Nome abitanti: langhiranesi
  • Altitudine: 275
  • Superficie: 70.82
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 22.0

Storia dello stemma e del comune

Nell’alto Medioevo il centro principale era l’attuale frazione (vicinissima) di Mattaleto, nota come MATALITOLUM, dipendente dal vicino castello di Castrignano (allora Castrum Regnani).
Mattaleto era titolare della parrocchia “di Langhirano” fino ad anni recenti, da quando la sede della chiesa parrocchiale è stata trasferita nella chiesa in paese.

Nel 1116 è di proprietà dei Benedettini di Sant’Apollonio presso il castello di Canossa.

Nel 1186 è indicato tra le proprietà del Vescovo di Parma che mantiene un suo rappresentante in loco, per passare nel 1219 al Comune della stessa città.

Tra il 1339 e il 1358 Azzo da Correggio, signore di quella parte di territorio, fa costruire il nuovo castello di Castrignano, che passerà col dominio prima ai Rossi di San Secondo, poi ai Terzi, quindi papa Giulio II lo cede a Galeazzo Pallavicino.

Durante il Rinascimento il centro più noto dell’attuale territorio comunale è stato Torrechiara (da TORCHIARA, luogo di torchiatura delle olive), con il suo castello (ancora oggi uno dei più scenografici della Provincia di Parma), costruito dal conte Pier Maria Rossi di San Secondo tra il 1448 e il 1460 come “pied-à-terre” fortificato per la sua amante Bianca Pellegrini (moglie del conte comasco Melchiorre d’Arluno) e dove lo stesso conte fu sepolto dopo la morte. (vedi Roccabianca).

Poco distante il conte fece costruire nel 1471 l’abbazia benedettina intorno alla chiesa tardogotica della Madonna della Neve, per il figlio naturale Ugolino che ne divenne abate. Oggi l’abbazia è una delle proprietà dell’Abbazia di san Giovanni Evangelista di Parma.

Nel 1660 è nel ducato di Parma, assegnato ai Farnese, che ne investono i Garimberti.

Nel 1821, dopo la dominazione francese (che aveva istituito la Mairie di Langhirano nel Dipartimento del Taro), Maria Luigia d’Austria duchessa di Parma e Piacenza, crea Langhirano capoluogo di Distretto.

Nel 1889 il Comune prende l’antico palazzo rinascimentale, già del Capitano di Giustizia del vescovo Grazia (ma ristrutturato nel XVI secolo) in paese come sede del Municipio.

Una etimologia curiosa quanto infondata narra che, al posto del paese c’era il LAGO DI ORANO (LACUS ORANUM) poi LAGORANO, ANGHIRANO, LANGORANO… che significherebbe “LAGO DELLE RANE”

Un’altra tradizione popolare, ancor più sorprendente della precedente, vorrebbe far derivare il nome da LAGO [delle] RANE!
Storicamente Langhirano è di fondazione recente: il paese si è sempre identificato con l’odierna frazione di Mattaleto (fino al 1980 sede della parrocchia) , già CASTRUM MATALITOLUM dipendente da Castrignano, CASTRUM REGNANI anch’essa attuale frazione.

L’attuale stemma del Comune di Langhirano (probabilmente da Langaria, “lingua di terreno lunga e stretta” lungo il corso del torrente Parma): “inquartato: il primo e il quarto scaccato di rosso e d’argento: il secondo e il terzo d’azzurro al guinzaglio di cane] con collare di cuoio attraversante in sbarra”.
Regio Decreto di Vittorio Emanuele III del 5 settembre 1942

Lo stemma, che il Comune usa abitualmente in forma ovata, porta inquartate le insegne (modificate) delle due principali famiglie feudatarie del Territorio: lo scaccato rosso e argento riprende l’arme dei Pallavicino, mentre il guinzaglio di cane è lo stemma dei Garimberti (o Galimberti) creati conti di Langhirano da Ranuccio II Farnese Duca di Parma e Piacenza. Il capo dello scudo (che secondo la norma vigente andrebbe eliminato) è però un “relitto storico” del vecchio capo del Littorio, dal quale è stato abraso il fascio lasciando i serti d’alloro e quercia.

Note di Massimo Ghirardi
Fonte: Marco Foppoli

Statuto comunale

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Michela Vitali

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini



Profilo araldico


“Inquartato: al 1° e 4° scaccato di rosso e d’argento; al 2° e 3° d’azzurro al guinzaglio da cane con collare di cuoio attraversante in sbarra”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro, rosso
Oggetti dello stemma:
collare, guinzaglio da cane
Attributi araldici:
attraversante in sbarra, scaccato

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini



Profilo Araldico


“Drappo inquartato di azzurro e di rosso…”

Colori del gonfalone: azzurro, rosso
Partizioni del gonfalone: inquartato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    18 Ottobre 2023

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    5 Settembre 1942