Comune di La Vieille-Lyre – (27)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

La Vieille-Lyre è un comune nel dipartimento dell’Eure, nella regione della Normandia. È documentato dal 1050 come Vetus Lira, la Vieu Lyre nel 1479.

La prima menzione, latinizzata, è congiunta a quella di La Neuve-Lyre (Nova Lira) e si tratta senza dubbio della divisione di un primitivo Lira, che identificava l’antica abbazia di Lyre. Forse deriva da “Risle”, il “fluvius Lirizinus” del VIII secolo, il torrente che bagna il territorio.

Entrambe le località sono legate all’abbazia fondata nel 1046, ma il villaggio era probabilmente preesistente, come testimoniano numerosi reperti archeologici ritrovati in loco.

Alla fondazione è legata una leggenda molto popolare: viveva nella zona un cavaliere normanno di nome Robert, che aveva combattuto coraggiosamente per il duca contro i francesi e contro i mussulmani in Spagna, ma da tempo meditava sul senso della sua vita. Durante una battuta di caccia nella zona di Chalet udì una voce che gli disse di mutare la sua condizione, di farsi eremita e di costruire una chiesa. Meravigliato da quell’evento ritorno a casa molto turbato. Qualche tempo dopo, nello stesso luogo, incontrò un prete di Bosc-Renoult che si era ammalato di lebbra e vagava per i boschi, questi si mise in mezzo alla via e chiese a Robert di ascoltarlo: gli disse che per tre volte una voce misteriosa gli chiedeva di recarsi dal signore della regione, Guillaume figlio di Osbern (questo è il significato di “Fitz Osbern”), per convincerlo a fondare un monastero in onore della Vergine Maria. Tuttavia, a causa della sua malattia, non poteva presentarsi da quel signore di persona. Robert si sentì sollevato dal fatto che un altro uomo avesse ricevuto lo stesso comando, rassicurò il lebbroso dicendogli che avrebbe svolto la missione al suo posto. Robert andò a cercare Guillaume con il quale aveva combattuto a Tillières. Venne ad ascoltare l’eremita ma rifiutò di assecondare il suo desiderio, scambiandolo per un uomo esaltato. Tuttavia, Robert non si arrese e capì che rivolgendosi alla moglie Adelise avrebbe trovato un orecchio più attento. Infatti, ella lo ascoltò e promise di convincere suo marito. Così fu decisa dalla coppia la fondazione dell’abbazia di Notre-Dame de Lyre della quale Robert, fattosi monaco, divenne il primo abate.

Come ringraziamento Guillaume Fitz Osbern chiese ai monaci di pregare per il bene della sua anima e quella dei suoi parenti. Adelise si affezionò a tal punto alla nuova fondazione che volle esservi sepolta, nel XVI secolo le venne eretto un magnifico cenotafio, ancora esistente, trasportato nella attuale chiesa parrocchiale.

Dopo la conquista dell’Inghilterra, alla quale aveva partecipato Guillaume Fitz Osbern, l’abbazia estese la sua influenza oltre la Manica, grazie alle donazioni di Fitz Osbern e di Robert de Lancaster, conte di Meulan, fino a diventare una delle abbazie più dotate delle isole britanniche, con priorati a Carisbrooke, Hinckley, Llangua, Livers Ocle et Wareham.

Ebbe un rinomato scriptorium, le cui opere sono oggi conservate in diversi musei europei (Rouen, Londra, Parigi, Évreux).

La carica abbaziale venne in seguito attribuita ai “commendatari”, personaggi spesso nemmeno religiosi, ma fedeli al re, che miravano più ai rendimenti economici che alla disciplina monastica. Essi nominavano un “vicario” che però non aveva un vero potere, soprattutto sugli affari economici. Nella prima metà del XVI secolo fu abate commendatario il cardinale Jean le Veneur, vescovo di Lisieux (e abate commendatario anche di altre sei abbazie, tra le quali Mont-Saint-Michel e Bec), il quale non si curò molto della cura degli edifici, e meno delle persone.

Nel 1646, però, fu nominato abate commendatario il cardinale Jacques Davy du Perron, già vescovo di Évreux, il quale introdusse la riforma benedettina della Congregazione di Saint-Maur: una nuova comunità di monaci rigorosi e preparati culturalmente si affiancò a quelle preesistente, non senza contrasti. Dalla fine del XVII secolo i Mauristi promossero la ricostruzione pressoché totale degli edifici, pur non essendo la comunità molto numerosa (nel 1698 essi erano solo sette). La reiterata nomina di abati commendatari da parte della Corona non facilitò le cose (nel XVIII secolo fu dei cardinali di Rohan, arcivescovi di Strasburgo).

La Rivoluzione portò a Lyre gli stessi effetti procurati alle altre abbazie francesi: soppressione, dissoluzione della comunità (13 febbraio 1790), vendita e distruzione degli edifici.

Nonostante la trasformazione della chiesa in parrocchiale, difficile da mantenere a causa delle vaste proporzioni, non sostituì mai la preesistente chiesa di Saint-Pierre. L’abbandono causò il degrado della struttura che, nel 1797, crollò parzialmente, quel che restò diviene cava di pietra e nel Piano Catastale Comunale del 1804 il monastero risulta completamente scomparso, salvo una piccola parte del “Logis Abbatial” (residenza dell’abate).

Lo stemma originario, proprio dell’abbazia, era un classico stemma “parlante”: mostrava una lira d’oro (strumento musicale a corda simile all’arpa, assonante con il toponimo) in campo azzurro che, dal XVII, secolo venne rappresentata in forma di arpa vera e propria, la comunità aveva infatti scelto di onorare, tra i suoi più brillanti abati, due fratelli della famiglia Davy du Perron, che si succedettero tra il 1599 e il 1621 il cui stemma dinastico si blasonava: “D’azur au chevron d’argent accompagné de trois harpes contournées d’or” (D’azzurro allo scaglione d’argento,accompagnato da tre arpe rivoltate d’oro): l’arpa richiamava l’arpa per eccellenza: quella del biblico re David che si abbina perfettamente ai Davy sia per assonanza sia per la loro origine israelita.

Inoltre questo stemma “antico” venne posto in cuore a uno scudo inquartato con le armi attribuite ai fondatori: la rosa d’armellino di Guillaume Fitz-Osbern (de Crépon) e i fusi della consorte Alis (Adelize) de Tosny.

Si blasona: “Ecartelé : aux 1 et 4 de gueules à une rose d’hermine ; au 2 et 3 de gueules à cinq fusées d’argent ordonnées 3 et 2 ; sur le tout d’azur à une harpe contournée d’or” (Inquartato: al primo e al quarto di rosso a una rosa d’armellino; al secondo e al terzo pure di rosso a cinque fusi d’argento, posti 3 e 2; sul tutto d’azzurro all’arpa rivoltata d’oro).

Lo stemma dell’abbazia è passato invariato al comune di La Vieille Lyre, mentre quello di La Neuve Lyre ha adottato quello abbaziale antico, con la lira d’oro in campo azzurro; i due comuni sono nati dalle due parti che componevano l’antica parrocchia di Lyre.

Dal 1 gennaio 2019 il comune ha assorbito il territorio di quello soppresso di Champignolles, che aveva un suo proprio stemma: “Coupé : au 1er de sinople à la biche couchée regardant au naturel, onglée d’argent, au 2nd d’or à la roue de moulin de sable ; à la fasce de cinq fusées de gueules brochant sur la partition” (Troncato: al primo di verde alla cerva coricata, la testa rivolta, unghiata d’argento; al secondo d’oro alla ruota di mulino di nero; a cinque fusi accollati in fascia di rosso attraversanti sulla partizione).

Nota di Massimo Ghirardi e Denis Julain

Stemma Ridisegnato


Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“Inquartato: al primo e al quarto di rosso a una rosa d’armellino; al secondo e al terzo pure di rosso a cinque fusi d’argento, posti 3 e 2; sul tutto d’azzurro all’arpa rivoltata d’oro”.

Colori dello scudo:
azzurro, rosso
Partizioni:
inquartato
Oggetti dello stemma:
arpa, fuso, rosa
Attributi araldici:
posto 3-2, rivoltato, sul tutto

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune