Comune di La Meilleraye-de-Bretagne – (44)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Secondo la leggenda, nel periodo della riforma monastica di Citeaux (abbazia fondata nel 1098, da cui il nome dell’Ordine Benedettino Riformato « Cistercense ») l’abate di Pontron en Anjou inviò alcuni monaci in Bretagna, alla ricerca di un luogo adatto per fondare un nuovo monastero. Una sera del 1142, essendosi attardati nell’attraversare un bosco, il gruppo assai affaticato dal cammino decise di pernottare al riparo di una vecchia quercia, non avendo null’altro si sfamarono con del miele di api selvatiche, che avevano costruito il loro favo nel tronco della quercia. Per questo ringraziarono il Signore e decisero che quello poteva essere il luogo adatto per costruire la nuova casa. Si crede che l’altare della chiesa sorga nel luogo preciso della quercia, con il legname ricavato dalla quale si costruì il primo edificio abbaziale.

 

A ricordo di quell’avvenimento si decise di adottare le api come emblema dell’abbazia. Gli abati di Mailleraye portavano fino al 1882 lo scudo partito : nel primo le armi di Bretagna (il celebre campo « d’armellino ») e nel secondo un’arnia con alcune api in volo.

 

Oggi le api nelle armi di questo Comune bretone, La Meilleraye-de-Bretagne, nel Dipartimento della Loire-Atlantique (Regione dei Pays de la Loire), occupano il campo rosso dello scudo, abbassato sotto il Capo di Bretagna che indica l’appartenenza del territorio all’antico Ducato. Si blasona : « De gueules à trois abeilles d’or, 2 et 1 ; au chef d’hermine »

In italiano: “Di rosso a tre api d’oro, disposte 2 e 1, al capo d’ermellino [che è di Bretagna]”.

Il bozzetto è stato creato da J-P. MARZELIÈRE e formalmente adottato con Deliberazione del Consiglio Municipale del 17 agosto 1990.

 

Solitamente si accompagna con il motto Concordia Mellis Dulcedo (“la concordia è dolce come il miele”) e si riferisce al nome latino della località: MELLARIUM (arnia/favo).

 

Nota di Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di rosso a tre api d’oro, disposte 2 e 1, al capo d’armellino [che è di Bretagna]”.

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LEGENDA

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