Comune di Kißlegg – (RV)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Lo stemma del Comune di Kißlegg, nel land del Baden-Württemberg (distretto di Ravensburg), si blasona (in tedesco): „In von Silber und Grün schräglinks geteiltem Schild ein aufgerichteter, feuerspeiender, im silbernen Feld schwarzer, im grünen Feld silberner Panther“ che corriponde al nostro: “tagliato d’argento e di verde, alla pantera di nero sull’argento e d’argento sul verde, ignivoma al naturale”.

La pantera è ripresa dallo stemma dell’ex famiglia feudale locale, mentre i colori argento (bianco) e verde, sono da tempo i colori della comunità di Kißlegg. L’emblema, su proposta del Comune, è stato progettato dalla Direzione degli archivi di Stoccarda basandosi sul sigillo di Bertoldus de Kyselegge del 1276. Il consiglio comunale adottò lo stemma con deliberazione del 31 ottobre 1930 e allo stesso tempo determinò definitivamente i colori della bandiera civica, che si presenta troncata di bianco e di verde con lo stemma caricato al centro.

 

L’attuale città-mercato è di antica origine: ritrovamenti in loco la fanno risalire almeno all’epoca romana, anche se fu solo nell’VIII secolo che un sacerdote di Leutkirchen Ratpot vi fondò una cella (abitazione e chiesa) sulla riva del lago di Zell. È stata menzionata per la prima volta nell’824 come Ratpotis Cella e si è sviluppata in una città all’inizio del IX secolo. Intorno all’850 il luogo entrò in possesso del monastero di Saint Gallen, che vi strutturò una grangia di grandi dimensioni: un Meierhof (o anche Kellhof ) tra Zellersee e Obersee, comprendente oltre 100 fattorie nella zona.

Una famiglia nobile residente nella zona dal IX secolo che, oltre alle proprietà particolari, gestiva anche i beni del Meierhof di San Gallo assunse il nome Kisololt, Kisilhar o Kisalfrid. Furono i membri di quella famiglia che costruirono il castello di Kisilegge nell’XI o XII secolo dopo di che si autoproclamarono signori di Kisilegge nel 1227. Nel corso del tempo, il nome del castello ha sostituito i nomi originali Zell e Kißleggzell, tanto che il luogo è conosciuto unicamente come Kißlegg dal XV secolo.

 

L’ultimo erede dei signori di Kißlegg diede in sposa la figlia intorno al 1300 a Marquard von Schellenberg la cui famiglia ebbe la signoria di Kißlegg.

 

Nel 1381 il dominio all’interno della famiglia Schellenberg fu diviso in una parte Schellenberg, che per matrimonio nel 1708 passò alla linea Waldburg di Waldburg-Wolfegg e Waldsee, e una parte Paumgart che, dopo diversi passaggi di proprietà, passò prima a Friedrich von Waldburg-Scheer-Trauchburg, nel 1625, e infine, nel 1793, alla casa Waldburg-Zeil-Wurzach.

Il 28 febbraio 1394 il re Venceslao da Praga concesse ad entrambi i rami i diritti di mercato e la giurisdizione “alta e bassa”. 

Durante la guerra dei contadini tedeschi Kißlegg fu uno dei centri della rivolta. Nel 1548 Kißlegg fu completamente distrutta, ad eccezione del castello di Schellenberg, e nel 1704 un incendio distrusse nuovamente quasi tutta la città.

 

Nel 1806 Kißlegg passò al Regno del Württemberg, assegnato all’Oberamt Wangen. Nel 1820 furono create le comunità indipendenti di Kißlegg, Sommersried, Samisweiler, Emmelhofen e Wiggenreute. 

 

Nel 1934 il Comune si ingrandì assorbendo i territori dei soppressi comuni di Sommersried, Emmelhofen, Wiggenreute.

 

Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1945 la città cadde nella zona di occupazione francese e quindi fece parte del nuovo stato del Württemberg-Hohenzollern che fu assorbito nello stato del Baden-Württemberg nel 1952. Con lo scioglimento del distretto di Wangen, nel 1973, la comunità divenne parte del distretto di Ravensburg.

 

Il 1° gennaio 1972 la circoscrizione amministrativa incorporò anche i territori di Waltershofen e Immenried.

 

Dal 1978 Kißlegg si è gemellata con la città francese di Le Pouliguen (dipartimento della Loira Atlantica) e nel 1991 con Fontanellato (Provincia di Parma).

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Tagliato d’argento e di verde, alla pantera di nero sull’argento e d’argento sul verde, ignivoma al naturale”

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Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Drappo troncato di bianco e di verde…”

ALTRE IMMAGINI

Altra bandiera in uso senza lo stemma centrale.

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