Città di Kherson –Cherson (BT)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Un primo stemma della città di Kherson (Херсóн) fu approvato il 3 ottobre 1803: mostrava uno scudo dorato con l’aquila imperiale bicipite nera, coronata, tenente con la zampa destra un ramo di alloro e con quella sinistra una folgore rossa; sul petto dell’aquila, in uno scudetto azzurro, una croce “ortodossa” d’oro a due traversi (simbolo della provincia zarista di Kherson), quello in alto perpendicolare al piede e quello in basso obliquo in banda.

 

Durante periodo sovietico, dal 1978, venne sostituito con uno scudo rosso, con una grande mezza ruota d’ingranaggio azzurra accollata alle marre di un ancora dello stesso colore, sulla quale era riportato un veliero d’argento; in capo un fregio che si ispirava al tipico ricamo ornamentale ucraino.

 

Lo stemma “moderno” è stato adottato all’inizio dell’ottobre 1995, con uno scudo “francese” azzurro con la porta stilizzata della fortezza di Kherson in oro, accompagnata in basso da due ancore poste in croce di Sant’Andrea.

 

La bandiera della città è così descritta nel sito ufficiale: “Bandiera bianca con tre strisce blu. Larghezza della striscia bianca centrale = il doppio della larghezza delle altre due strisce blu. Stemma posto al centro della bandiera”.

 

La porta Ochakovskiye della fortezza di Kherson fino al XIX secolo rappresentava l’unico accesso alla città, oggi simboleggia l’accoglienza e la fiera difesa delle proprie prerogative; le ancora (diverse tra loro) richiamano l’attività commerciale e militare.

 

Nel 2005, questo stemma è stato integrato da una cornice cartiglio modanato, un serto di alloro e quercia, simboli di gloria e di forza, con un cartiglio dorato riportante la data di fondazione della città (1778) e dalla corona murale d’oro di capoluogo regionale.

 

La città di Kcherson (Херсóн) si trova nell’Ucraina meridionale, è capoluogo dell’omonima provincia (Oblast’). La città sorge sulla sponda destra dell’estuario del Dnepr, a una trentina di km dalla foce di questo nel mar Nero.

 

Il nome della città deriva da quello della colonia greca di Chersoneso (Χερσόνησος, che significa “penisola, costa”, abbreviato in Cherson/Χερσόνη) in Crimea, non lontano da Sebastopoli (nota anche come Chersoneso Taurica). Venne ufficialmente rifondata dal maresciallo Grigorij Aleksandrovič Potëmkin su ordine della zarina Caterina “la Grande” il 18 giugno 1778 sul sito dove sorgeva precedentemente una piccola fortezza chiamata Alexanderschantz, costruita durante la guerra russo-turca del 1735-1739.

 

Grazie alla sua posizione strategica alla foce del Dnepr, KCherson riuscì ad affermarsi rapidamente sia come scalo portuale sia come centro commerciale. La fortuna della città iniziò ad arrestarsi verso la fine del XVIII secolo con l’istituzione dell’arsenale di Nikolaev e la fondazione del porto di Odessa.

 

Nei decenni successivi, grazie all’escavazione di nuovi canali per le navi di grosso tonnellaggio nella foce del Dnepr, le attività portuali di Kherson registrarono una notevole ripresa. All’epoca dell’Impero russo fu capoluogo del governatorato omonimo. Durante la Rivoluzione russa del 1905 Kherson fu teatro di un primo pogrom contro gli ebrei, che allora costituivano il 30% della popolazione totale.

 

Nel 1918, fu occupata dalle truppe tedesche. Una volta terminata la prima guerra mondiale, mentre infuriava la guerra civile russa, vi sbarcò un contingente franco-greco per contenere le milizie filo-bolsceviche. Passata nelle mani dell’Armata Bianca, Kherson fu teatro di un secondo pogrom nel 1919.

 

Nel corso della seconda guerra mondiale la città venne occupata dai tedeschi il 19 agosto 1941. Una decina di giorni dopo vennero massacrati un centinaio di ebrei di Kherson, mentre il 7 settembre successivo venne istituito dai nazisti il ghetto. Tra il 24 e il 25 settembre 1941 l’11º Sonderkommando delle Einsatzgruppen, guidato da Paul Zapp, massacrò con raffiche di mitra i circa 8 000 ebrei della città in un fossato anticarro. Il 13 marzo 1944 Kherson fu liberata dall’Armata Rossa.

 

Dal 2014, in seguito all’occupazione russa della Crimea, è sede del governo in esilio della Repubblica autonoma di Crimea.

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

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“Drappo di bianco alle tre fasce di azzurro, la centrale doppia, caricato dello stemma comunale”.

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Bruno Fracasso

bandiera Ufficiale
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LEGENDA

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