Comune di Joncels – (34)
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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
La prima notizia certa che si conosce è una bolla papale, del 28 maggio 1321, che Guillaume Frédol, vescovo di Béziers, promulga su richiesta di Giovanni XXII, con la quale vengono si riforma lo statuto dell’abbazia di Joncels allo scopo di rimediare al disordine diffuso al suo interno.
L’abbazia apparteneva all’ordine di Saint-Benoît. Fu soppressa nel 1763 e il suo capitolo attaccato al seminario di Béziers.
Nel 1761, la comunità di Joncels (identificata anche con le varianti di Janssels, Jaucels) aveva alle sue dipendenze: Jausselet, la Brissière, la Flaissière, Cabrières, Valairac, Mas de Naye (Neuf), Abeivals, Vides, Ladalmarie, Trossepa, Sourlan, Escabrils, la Blaquière, Sauvaniac (Salvagnac).
Nel 1790, la frazione di Vides è fusa con Joncels e, successivamente, la Blaquière e Salvagnac sont riunite al Comune di Ceilhes-et-Rocozels.
Lo stemma del Comune si blasona: « De sinople, au pairle losangé d’or et de sinople ».
In italiano: “Di verde, alla pergola losangata di oro e di verde”.
Come una cinquantina di Comuni di questo territorio, lo stemma comunale riporta una pergola o una croce di Sant’Andrea scaccate che si differenzia da quella degli altri comuni per gli smalti. Lo stemma conserva la pergola e lo scaccato (modificato) dei Marchesi di Rocozel, signori di una parte di questo territorio, brisandone lo smalto. Si tratta di un omaggio allo stemma dei de Rocozels che portavano uno scudo inquartato in cui un quarto era scaccato.
Nota di Bruno Fracasso
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune