Comune di Île-d’Houat – (56)
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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Houat è il Comune dell’isola bretone omonima, Île-d’Houat / Enez Houad, che amministra i 300 abitanti scarsi (269, nel 2013), ed è parte oggi del dipartimento del Morbihan.
Nell’antichità si designava come Siata, mentre il nome bretone “houad” significa “anatra”, ma non è chiaro se derivi da questo o, piuttosto, da “hoëdic” (nome della vicina Hoêdic), che significa “canneto”. Entrambe caratteristiche che devono aver attirato l’interesse degli abitanti nei tempi antichi.
Dal periodo rivoluzionario e fino al XIX secolo l’isola dipendeva dall’amministrazione della Belle-île e si reggeva con le norme contenute nella « Charte de Houat et d’Hoêdic » che prescriveva per il curato la funzione di “sindaco”, “ufficiale di stato civile” e insegnante per la popolazione. Situazione tutt’altro che infrequente nelle zone insulari.
Solo nel 1891 venne istituito il Comune, appartenente al cantone di Quiberon.
Lo stemma comunale presenta il popolare “lys de mer” (‘giglio di mare’)1 in campo azzurro, che fu lo stemma dell’abbazia benedettina di Saint-Gildas-de-Rhuys (presenti, infatti, anche sullo stemma di quel Comune) che ebbe il controllo dell’isola nel Medioevo. Si blasona: « D’azur au lys de mer d’argent » (D’azzurro, al giglio di mare d’argento). Lo stemma è stato concepito dal curato, l’abate Marquer, nella prima metà del XIX secolo.
All’inizio del VI secolo il monaco irlandese Gweltas (Gildas) fuggì dalle isole britanniche per fondare un monastero sull’isola di Houat, ma la sua fama di santità attirava troppi pellegrini, per cui decise di ritirarsi sulla penisola di Rhuys, dove fondò un altro monastero, che ebbe dopo di lui grande fortuna, fino a controllare un ampio territorio che comprendeva anche alcune isole del golfo del Morbihan.
(1): Il “Lys de mer” o “giglio di mare” è una figura tipica dell’araldica bretone, rappresenterebbe (molto stilizzato) il fiore dell’omonima pianta (Pancratium maritimum L.) una specie di giglio bulboso della famiglia delle Amaryllidaceae, che cresce spontaneamente sui litorali e vagamente rassomigliante al “fleur de lys” (lett. ‘fiordaliso’ ma per gli italiani semplicemente ‘giglio’) dello stemma reale francese. Da non confondere con il “giglio da giardino”, che è la rappresentazione naturalistica del giglio bianco (Lilium candidum), o del “giglio d’acqua” che è invece il giaggiolo (o iris). Quest’ultimo sarebbe all’origine dell’emblema di Firenze.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro, al giglio di mare d’argento”
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
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