Comune di Guebwiller – (68)

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Guebwiller (Gebweiler, in tedesco; Gàwiller in alsaziano) è un comune del dipartimento dell’Haut-Rhin (Alto-Reno), nella regione del Grand Est, situato ai piedi della catena montuosa dei Vosges (Vosgi), della quale a 8 km dal capoluogo di trova la cima più alta, il Grand Ballon, detto per questo anche “Ballon de Guebwiller”.

 

Il toponimo deriva dal latino [villa] Gebunvillare che identificava un villaggio dipendente dall’abbazia di Murbach nel 774.

 

Durante la Guerra dei Trent’Anni venne saccheggiata e distrutta dagli Svedesi.

 

Con gli altri territori alsaziani divenne francese con il trattato di Munster del 1648.

 

Il curioso stemma della cittadina mostra un “berretto albanese”, infatti si blasona: “D’argent au bonnet albanais contourné de gueules, bordé, doublé et retroussé d’azur” (d’argento al berretto albanese rivoltato di rosso, bordato, doppiato e rialzato d’azzurro).

 

Il copricapo, di origine orientale, divenne di moda nel XVI secolo; secondo la leggenda locale farebbe riferimento all’arrivo di popolazioni albanesi che vennero impiegate per la lavorazione delle vigne. Anche se questa origine venne contestata già dall’abate Charles Braun (1820-1877), secondo il quale probabilmente l’emblema traduce “visivamente” la parola “Judenhut” (Cappello Giudeo) che identifica, per via della conformazione, un rilievo vicino al Grand Ballon di proprietà della città e dominante il centro abitato, dove si trova il Col de Judenhut (976 m) il cui passaggio era controllato dal Comune. Nel blasone “giudeo” è tradotto con “albanese”, anche per il fatto che il copricapo ebraico, simile nella forma, era in realtà giallo.

Lo stemma in uso compare nell’Armorial Général de France, di Charles D’Hozier, edizione del 1696 (I volume, Haute et Basse Alsace, folio No 4) e venne confermato con ordinanza di Luigi XVI, dopo che la comunità ebbe versata la relativa tassa di concessione.

 

Lo stemma dovrebbe essere decorato con la “Croix de guerre 1914-1918” per il sacrificio e l’eroismo della popolazione durante il terribile conflitto armato mondiale e completato dal motto: «VIVRE LIBRE OU MOURIR » (Vivere liberi o morire).

Il Comune, nelle situazioni ufficiali, utilizza un “drappo partito di azzurro e di rosso caricato in capo dello stemma comunale”.

 

Il comune è gemellato con la città italiana di Castelfiorentino e quella svizzera di Luzern (Lucerna).

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

 

Bibliografia:

 

Braun (Charles). LÉGENDES DU FLORIVAL, ou la mythologie allemande dans une vallée d’Alsace. Jung, Guebwiller 1866.

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’argento al berretto albanese rivoltato di rosso, bordato, doppiato e rialzato d’azzurro”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
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Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo partito di azzurro e di rosso”

COLORI
PARTIZIONI
partito
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
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