Comune di Guardia Lombardi – (AV)

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Info
  • Codice Catastale: E245
  • Codice Istat: 64040
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 1830
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 55.61
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Andretta, Bisaccia, Carife, Frigento, Morra De Sanctis, Rocca San Felice, Sant'Angelo dei Lombardi, Vallata

Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Lo stemma dell’“Universitas” (termine legale tardo-medioevale che identifica l’intera Comunità degli abitanti) di Guardia Lombardi è antico: esempi del XVII secolo si ritrovano nel territorio, è stato adottato liberamente dal Comune.

È uno stemma “parlante”, come un gioco di parole richiama il toponimo: che viene fatto risalire al termine “guarda, garda” (dal goto “ward”: vedere, osservare) che entra nella composizione di molti toponimi (come Gualtieri o Guastalla, in provincia di Reggio Emilia). Probabilmente allude all’esistenza di un posto di guardia in un luogo sopraelevato rispetto al territorio circostante.

Pur in uso “da tempo immemore”, non ha ottenuto il formale riconoscimento statale, ma si può blasonare: “d’azzurro, ai tre colli all’italiana, fondati in punta, di verde e sormontati dal busto umano rivoltato, barbuto di nero, il capo cinto da un elmo guarnito da piume a chioma a coda di cavallo, d’oro, vestito dello stesso e con i ricami d’argento”.

La versione in uso da parte del Comune è riccamente decorata con volute, ricci e ghirlande vegetali. I monti fanno riferimento alla posizione del centro abitato.

 

Una delle prime denominazioni attestate della località è Guardia Lombardorum, che successivamente mutò in Guardiae de Lombardis (tra il 1100 il 1300), Guardia Longobardorum (1301), Guardialombarda (1400-1600), Guardia Lombarda (1600-1800), Guardia dei Lombardi (prima metà del 1900) che, infine, perdette la preposizione nell’attuale Guardia Lombardi.

Tradizionalmente si ritiene che l’etnonimo “Lombardi” fosse riferito ai Longobardi di età alto-medievale, ma oggigiorno si ritiene più probabile che fosse invece riferito a gruppi sopraggiunti in epoca normanna dalla regione storica della Lombardia (così avvenne per i gallo-italici di Basilicata stanziati poco più a sud).

I Longobardi comunque costituirono delle roccaforti per respingere la minaccia araba: Guardia tra queste divenne un centro importante grazie alla sua posizione: lungo la Via Appia antica che collegava Roma con Brindisi. Nel 591 i Longobardi, con la conquista dell’Irpinia, crearono il Gastaldato di Conza, loro circoscrizione amministrativa. Di esso venne a far parte Guardia, nella Langobardia Minor, dal momento in cui vi edificarono il Castello a protezione di Benevento con la funzione di respingere eventuali eserciti provenienti dall’Oriente.

I Normanni, guidati da Roberto d’Altavilla detto “il Guiscardo” (l’Astuto), conquistarono tra il 1076 e il 1079 il Gastaldato di Conza, sconfiggendo l’ultimo gastaldo di Conza, Guido, zio di Gisulfo II di Salerno, che oppose invano resistenza. Sotto i Normanni Guardia divenne un feudo governato da un feudatario.

Nel 1133 il paese fu distrutto da Ruggero II di Sicilia. Una volta ricostruito, diventò possedimento dei Balvano, che lo manterranno anche durante il regno di Federico II di Svevia.

Durante il periodo angioino il feudo di Guardia venne affidato a Milone di Galata. Mentre con gli aragonesi il feudo passò alla casata Orsini Del Balzo, divenendo nel 1503 parte dei domini spagnoli. In questo periodo si passò ai Folliero e ai Della Marra, quando nel 1611 si ebbe l’elevazione dei feudatari al rango di duchi. Il maggiore esponente della casata, Ferrante Della Marra, uomo estremamente colto conosciuto proprio come “Duca della Guardia”, aveva rilevato il feudo nel 1607.

Col Trattato di Utrecht il regno di Napoli passò agli austriaci. Nel 1734, con la battaglia di Bitonto, i Regni di Napoli e Sicilia ritornano formalmente indipendenti, dopo oltre due secoli di dominazione prima spagnola e poi austriaca. Sul trono di Napoli e Sicilia si insediarono i Borbone (Carlo di Borbone-Parma: che divenne Carlo III di Borbone-Due Sicilie).

Con la fine della dominazione austriaca il ducato di Guardia venne inserito nel Principato Ultra del Regno di Napoli. I duchi erano della famiglia Ruffo di Calabria, il cui esponente Guglielmo Antonio Ruffo I aveva sposato Silvia Della Marra. Nel quadriennio 1743-46 il suo territorio fu soggetto alla giurisdizione del regio consolato di commercio di Ariano (Irpino).

Nel 1861 Guardia venne annessa al Regno d’Italia. Venne inserita nel terzo distretto di Montefusco. Il titolo e il castello sono rimasti alla famiglia Ruffo di Calabria e l’attuale 8º Duca di Guardia Lombarda è Fulco Ruffo II di Calabria, nipote dell’aviatore e politico Fulco Ruffo di Calabria.

 

Nota di Massimo Ghirardi, Giovanni Giovinazzo e Marcello Semeraro

 

 

Sitografia:

www.araldicairpina.jimdofree.com

Disegnato da: Massimo Ghirardi

SMALTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma nella versione sannitica.

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di azzurro…”

COLORI
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LEGENDA

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