Città di Gropello Cairoli – (PV)
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Info
- Codice Catastale: E195
- Codice Istat: 18076
- CAP: 0
- Numero abitanti: 4602
- Altitudine: 0
- Superficie: 26.11
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Curioso quanto enigmatico lo stemma di Gropello Cairoli, soprattutto per le otto T e per le braccia scorciate della croce, cioè per la loro ridotta larghezza, non coprendo tutto lo spazio dello scudo.
Con delibera podestarile del 18 novembre 1931, il geometra Angelo Maggi chiese il riconoscimento dello stemma del paese che da tempo immemorabile era usato nei bolli e negli atti comunali e che era dipinto sull’architrave principale del palazzo municipale.
Il commissario Giovanni Vittani, riportando l’esito della seduta della Commissione Araldica Lombarda del 19 luglio 1934, nonostante il sindaco non avesse portato a suo favore delle prove e dei documenti che attestassero l’uso antico di tale stemma, non si oppose alla delibera di riconoscimento ed espresse parere positivo; anche la Consulta Araldica nell’adunanza del 6 febbraio 1936 si adeguò al precedente parere.
Fu così riconosciuto lo stemma antico di Gropello Cairoli formato da una croce parzialmente scorciata, solo nelle braccia orizzontali, accompagnata dalle otto t di azzurro.
Nel 1948 il sindaco Carlo Binaschi, con delibera della giunta municipale, avanzò un’altra domanda di concessione dello stemma senza sapere che già dieci anni prima ne era stato confermato il riconoscimento.
Così il capo di gabinetto dell’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 3 ottobre 1948 invitò il sindaco a svolgere le opportune ricerche negli atti di archivio di quel municipio.
Qualora le ricerche non avessero dato esito positivo, si sarebbe potuto richiedere copia autenticata del decreto.
La documentazione prodotta sarebbe stata utilizzata per ottenere la concessione del solo gonfalone.
Nel 1956, ben otto anni più tardi, il sindaco si accorse che la miniatura ufficiale del comune così come da allegato del decreto di concessione, era sbagliata.
Anziché riportare le otto T disposte come nella blasonatura, erano state inserite copie delle lettere L e T. Furono riprodotte altre miniature ma senza emanazione di ulteriori decreti.
In merito alla croce parzialmente scorciata e alle otto T nessuno si è mai spinto a dare una spiegazione che fosse coerente e plausibile. Il professore Pietro Pavesi, nello studio Stemmi e sigilli comunali della Provincia di Pavia, diede una versione goliardica, essendo gli abitanti, secondo un detto popolare, otto volte testardi.
Altri storici ravvisano nelle otto T d’azzurro il simbolo degli antoniani perché nella tau greca vi si poteva scorgere il simbolo della sofferenza dato dalla stampella del malato.
Genovese C. 2012 – LA PROVINCIA DI PAVIA – Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò, pp. 216-217.
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Giancarlo Scarpitta
Reperito da: Anna Bertola
Disegnato da: Bruno Fracasso
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’argento alla croce dalle braccia scorciate di rosso, accantonata da otto T d’azzurro, a due a due, l’una diritta, l’altra capovolta. Ornamento esteriore di Comune”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma nella versione di Carletto Genovese.

Stemma ridisegnato con gli attributi da Comune.

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune