Comune di Ginestra degli Schiavoni – (BN)
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Info
- Codice Catastale: E034
- Codice Istat: 62036
- CAP: 0
- Numero abitanti: 526
- Altitudine: 0
- Superficie: 14.84
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
- Comuni confinanti:
Casalbore (AV), Castelfranco in Miscano, Montecalvo Irpino (AV), Montefalcone di Val Fortore, San Giorgio La Molara
- Santo Patrono: sant'Antonio
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Ginestra degli Schiavoni si denominava Lombarda Massa (cioè Massa dei Longobardi) al tempo del principato longobardo di Benevento; il piccolo borgo trasse in quel periodo il nome attuale dalla pianta particolarmente diffusa nella zona.
Antico insediamento irpino dei Sanniti sorto, inizialmente, tra l’attuale Chiana Sant’Angelo e Aequum Tuticum (Ariano Irpino), lungo la Via Minucia (poi soppiantata dalla Via Traiana, nel 109-117 d.C.), che collegava Beneventum con Troia.
Con i normanni nel XII secolo venne inserita nella contea di Buonalbergo e venne costruita una torre difensiva, e il borgo divenne un villaggio. A seguito delle vicende storiche relative a guerre e saccheggi il territorio si spopolò e venne ripopolato da popolazioni Albanesi e Croate, che hanno determinato l’aggiunta del determinante “degli Schiavoni“; gli “schiavoni” (dal latino sclavus: “prigioniero di guerra slavo”) erano le genti slave provenienti dall’attuale penisola balcanica, soprattutto la parte adriatica, nota come Schiavonia, che oggi corrisponde all’incirca alla Slavonia (in croato Slavonija) della Croazia orientale.
I primi feudatari noti furono gli angioini, a cui succedettero i Pagano, i De Sabran (o Sabariani), gli Sforza. Nel 1495 venne assegnata ai Marziale, alienata ai Carafa, ai Caracciolo (1579) e agli Spina. Nel 1617 venne assegnata ai Ciaburro, che la ressero con titolo baronale fino al 1938.
Nel quadriennio 1743-46 il territorio di Ginestra fu soggetto alla competenza territoriale del Regio Consolato di Commercio di Ariano, nell’ambito della provincia di Principato Ultra, cui appartenne fino al 1811 quando fu aggregato al distretto di Bovino nella Capitanata. Dal 1861 il comune appartiene alla provincia di Benevento.
Ginestra Degli Schiavoni è gemellata con due comuni piemontesi della città metropolitana di Torino: Ozegna, dal 2019 e Rivarolo Canavese, dal 2015.
Lo stemma è stato riconosciuto con DPCM n. 14 del 18 marzo 1936 e mostra il castello, evocativo di quello normanno-svevo, i gigli riprendono lo stemma dei primi feudatari: gli Angioini, mentre le due stelle simboleggiano la doppia identità dell’insediamento, una antica e una più recente, sviluppatasi contigua alla prima dopo il tremendo terremoto del 1688, che rase al suolo il paese antico. In alto (sotto, fino al 1944, al “Capo del Littorio”) un rametto fiorito di ginestra, la nota fabacea diffusa in tutta Italia.
Nota di Massimo Ghirardi
Bibliografia:
Comune di Ginestra degli Schiavoni, STATUTO, art.6, approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 18 del 25.09.2008
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Giancarlo Scarpitta
Reperito da: Xixo
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro, al castello biturrito d’oro, aperto e finestrato del campo, terrazzato di verde, fiancheggiato da due gigli del medesimo, e accompagnato in capo da un cespo di ginestra fiorita al naturale fiancheggiato da due stelle d’argento. [Capo del Littorio]. Ornamenti esteriori da Comune”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma precedentemente in uso con il Capo del Littorio parzialmente abraso.

Stemma come da decreto di riconoscimento con il Capo del Littorio.

GONFALONE RIDISEGNATO

Fonte: Giancarlo Scarpitta
Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di azzurro…”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune