Comune di Fontaneto d’Agogna – (NO)
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Info
- Codice Catastale: D675
- Codice Istat: 3066
- CAP: 0
- Numero abitanti: 2741
- Altitudine: 0
- Superficie: 21.16
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Il primitivo toponimo Fontaneto testimonia la presenza in loco di numerose sorgenti d’acqua, al quale venne aggiunto il determinante toponomastico d’Agogna, dal torrente omonimo, sulla cui sponda destra si trova il capoluogo.
Lo stemma del Comune è stato regolarmente concesso con DPR del 21 marzo 1983, dove si blasona: “Interzato in pergola da due corsi d’acqua ondati d’argento, confluenti in punta: a) d’oro ad una torre di rosso fondata su collina di verde; di rosso a due pastorali d’oro decussati e caricati in cuore da una mitra d’argento; c) di verde seminato da cinque polle d’acqua zampillanti d’argento”.
I “corsi d’acqua” rappresentano l’Agogna e il Sizzone che ne bagnano il territorio e, sebbene il blasone specifichi che i corsi d’acqua sono ondati “d’argento”, essi vengono abitualmente rappresentati “d’azzurro fluttuosi d’argento”.
La torre richiama l’antico Castrum, documentato dal 908, che fu demolito nel 1362 per volere di Galeazzo Maria II Visconti durante la guerra contro il Marchese del Monferrato Giovanni II, per evitare che cadesse in mano monferrina. Nel XV secolo venne costruita una torre per volontà di Manfredo Barbavara, consigliere del duca Gian Galeazzo Visconti, che però non salvò il paese dal saccheggio di Facino Cane, nemico dei Visconti e del Barbavara. Nel 1456 venne edificato un nuovo castello sull’antico possedimento abbaziale, distrutto nuovamente nel XVI secolo durante la guerra tra Francia e Spagna per il Ducato di Milano.
Nel XVIII secolo Fontaneto passò sotto il dominio dei Savoia, con l’intero territorio di Novara.
La mitra e i pastorali richiamano l’antico monastero benedettino dedicato a San Sebastiano, fondato dal nobile Gariardo, fedele del Marchese Adalberto d’Ivrea, dotato di beni e di diritti sul mercato che si teneva una volta al mese nel borgo.
Le “polle” simboleggiano i numerosi fontanili alimentati da falde acquifere poco profonde. Si segnalano in particolare: la cosiddetta Fontana di San Martino le cui acque erano tradizionalmente oggetto di culto; il Fontanile delle Botti sul confine meridionale del Comune; il Cavo Ferri presso l’area industriale; il Cavo Oriale in centro paese; il Cavo Borromeo presso il ponte sul torrente Agogna; il Cavo Cacciana presso l’omonima frazione; il Fontanone che si trova sulla collina.
Nota di Massimo Ghirardi
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storie e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997, p.327.
Consiglio Regionale del Piemonte. STEMMARIO CIVICO PIEMONTESE. Vol. I, A-L, Torino, 2016, p. 218.
STEMMA RIDISEGNATO

Reperito da: Luigi Ferrara
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Interzato in pergola da due corsi d’acqua ondati d’argento, confluenti in punta: a) d’oro ad una torre di rosso fondata su collina di verde; di rosso a due pastorali d’oro decussati e caricati in cuore da una mitra d’argento; c) di verde seminato da cinque polle d’acqua zampillanti d’argento”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
GONFALONE RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di azzurro…”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune