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Info
- Numero abitanti: 9599
- Altitudine: 0
- Superficie: 116.22
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Il Comune di Fiscaglia è stato creato a partire dal 1° gennaio 2014 unendo i territori degli ex Comuni di Massa Fiscaglia, Migliaro e Migliarino (questi ultimi, in passato, erano già stati frazioni di Massa Fiscaglia.
A seguito della consultazione popolare venne proposto per il nuovo Comune un nuovo stemma e un nuovo gonfalone, approvati con deliberazione del consiglio comunale n° 67 in data 30 dicembre 2019
Lo stemma proposto era: «D’argento, all’aquila bicipite di nero, linguata di rosso e coronata d’oro, afferrante con entrambe le zampe inferiori la campana di bronzo al naturale, accompagnata da tre stelle d’oro; alla campagna d’aranciato, caricata di due steli di miglio in decusse, fogliati d’argento e spigati di rosso, attraversanti il campo, limitata da una fascia diminuita d’azzurro. Ornamenti esteriori: A sinistra, una fronda d’alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a destra, una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale, legate da un nodo tricolore. Corona da comune.»
L’aquila bicipite è ripresa dall’emblema di Migliarino e rappresenta il governo Estense del territorio. Una campana era presente negli stemmi di Massa Fiscaglia e Migliarino, tale era l’importanza delle campane per la vita locale, e si volle è riprodotta anche nello stemma del nuovo Comune nato dalla loro unione. Il miglio è un chiaro riferimento ai toponimi Migliarino e Migliaro ed è anche simbolo dell’abbondanza dei frutti della terra. Nella parte bassa le tre stelle rappresentano ognuno dei tre paesi che formano il comune; la fascia di azzurro simboleggia il fiume, la campagna la terra.
Gli emblemi sono stati poi concessi (con qualche modifica) con DPR del 13 dicembre 2022, con i seguenti blasoni:
Lo stemma ufficiale si presenta: “d’azzurro, all’aquila bicipite di nero, allumata d’azzurro, rostrata d’argento, linguata di rosso, coronata d’oro, caricata da una campana, dal petto alla punta della sua coda, dello stesso, accompagnata in capo da tre stelle a dieci raggi d’oro, poste in fascia; alla pianura d’oro, caricata da due steli di miglio di verde, ciascuno fiorito di due di rosso. Decussati, attraversanti sulla partizione. Ornamenti esteriori da Comune”.
Il gonfalone è un «drappo di bianco bordato di giallo, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto …”.
Il Comune è gemellato con i Comuni francesi di Tréveneuc (in Bretagna dal 2015) e con Villabé (nell’ Île-de-France, dal 2003), e anche con quello di Modriča, in Bosnia ed Erzegovina, dal 2015.
Massa Fiscaglia
Massa Fiscaglia è forse così detta perché all’atto della fondazione il territorio era libero da particolari gravami fiscali, al fine di incentivare l’insediamento della popolazione su queste terre bonificate. Il toponimo è altomedioevale, attestato come Massa Fiscalie (o Masse Fuscalie, o ancora Massa Phiscalia e Massa item cognomento Fiascaliam) e, secondo alcuni, designante l’esistenza di una massa di beni fondiarii (forse dal celtico mas o mae: campo, prato) che in seguito a confische divenne “con-fisco” (lat. fĭscu(m), originariamente: “cesto” poi: “cassa dello Stato”), zona in cui si imponevano tasse a favore del fiscus Caesaris, ossia la cassa privata dell’imperatore, in contrapposizione all’ager publicus, l’erario statale, suggerendo l’ipotesi di un’origine tardo-romana.
Portava “da tempo immemore” lo stemma: “D’argento, alla campana dal bronzo al naturale” (secondo alcuni autori il bronzo sarebbe “cinereo”: cioè color grigio) che la tradizione locale afferma essere stato adottato nel 1219 all’epoca della concessione “a livello” da parte di Ferrara di alcune terre alla popolazione locale riunita. Dato che da tempi antichissimi le adunanze consiliari dei Comuni rurali venivano annunciate dal rintocco della campana, da quest’usanza deriva la scelta dello stemma attuale.
Una campana era anche l’insegna della stamperia ferrarese di Vittorio Baldini, che editava preziose opere umanistiche al tempo dei duchi Ercole II e Alfonso II, contrassegnandole con il proprio marchio editoriale “della campana” appunto, in una figurazione assai simile a quella in uso da parte del Comune di Massa Fiscaglia, e con il celebre motto latino “Cominus et Eminus” ([mi sentono] “da vicino e da lontano”). La denominazione prende nome dalla campana posta all’esterno della Porta dei Leoni di Ferrara, al termine di Corso Giovecca, che serviva a coloro che, inavvertitamente, rimanevano fuori la sera dopo la chiusura delle porte cittadine al coprifuoco. Questa particolare figurazione potrebbe essere derivata da un “impresa” araldica di ambito estense.
Migliaro
Sia Migliaro che Migliarino deriverebbero il nome non dalla pianta del miglio, come si ritiene popoalrmente ma dalla miliarium lapidem, per essere posti ad una precisa pietra miliare della viabilità antica, indicante la distanza da Ferrara.
Anche Migliaro aveva un suo stemma descritto così nello Statuto: “Lo Stemma è in oro, con pianta di miglio al centro fiorita di rosso, piantata su terreno color marrone. Gli ornamenti esteriori sono in alto una corona turrita ed in basso corona di alloro e quercia incrociate, legati da un nastro rosso”. Formalmente concesso con D.P.R. del 2 giugno 1972, trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato il 4 agosto 1972, approvato con delibera consiliare n. 44 del 16 luglio 1971.
Nello stesso decreto il gonfalone è così descritto: “… un drappo rettangolare di colore giallo verde, ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con iscrizione centrale in argento “Comune di Migliaro”. Le parti di metallo e i cordoni sono argentati. L’asta verticale è ricoperta in velluto dei colori del drappo, alternati con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri sono in tricolore nazionale e frangiati d’argento.”
A Migliaro è stata posta la sede del Municipio di Fiscaglia, in piazza XXV Aprile.
Migliarino
Fino al 1863 si è denominato MIGLIARO, in quell’anno (Regio Decreto del 2 dicembre 1863 n. 1736) ha assunto la denominazione di MIGLIARINO riprendendo la forma antica di Migliarini attestata nel XII secolo, mentre Migliaro è stato adottato dal Comune contiguo, che in passato era frazione di Migliarino e reso autonomo con Decreto del Presidente della Repubblica n. 936 del 5 giugno 1963.
Probabilmente in antico il territorio era soggetto all’abbazia di Pomposa, dal XIII secolo fu feudo degli Estensi (e forse già dal IX), della cui dinastia seguì le sorti fino al 1598, allorché il Ducato di Ferrara venne incamerato dallo Stato Pontificio (del quale gli Estensi erano vassalli: ad essi rimase il Ducato gemello di Modena).
Lo stemma dell’ex Comune di Migliarino si blasona: “Partito: nel primo d’azzurro, alla campana d’argento; nel secondo d’argento, all’aquila bicipite dimidiata1 ed uscente dalla partizione di nero, linguata di rosso, illuminata d’argento, la testa fregiata d’una corona a fioroni d’oro”. Era stato adottato da molto tempo, anche se non ci risulta che abbia ottenuto il formale riconoscimento dallo Stato, e ha in comune con quello di Massa Fiscaglia la campana, a testimonianza del legame storico tra i due centri, alla quale è stata associata l’aquila, ad indicare la sudditanza estense; prima della versione in uso l’aquila era rappresentata in oro su campo rosso, poi furono mutati gli smalti, forse in analogia ai colori dello stemma di Ferrara. Lo stemma era abitualmente insignito di una corona nobiliare2 in luogo di quella comunale.
Con Legge Regionale n. 18 del 7 novembre 2013 i tre comuni di Migliarino, Migliaro e Massa Fiscaglia, dal 1° gennaio 2014, andranno a formare un unico comune denominato Fiscaglia. Gli abitanti che si sono espressi con un referendum popolare, lo hanno decretato con l’86% dei consensi.
(1): “tagliata a metà”.
(2): secondo alcuni autori dovrebbe essere di rango “ducale”
Nota di Massimo Ghirardi e Giancarlo Scarpitta
Si ringraziano Alessandro Neri e Paolo Corghi per la gentile collaborazione.
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.
Plessi (Giuseppe). GLI STEMMI DEI COMUNI DELLE QUATTRO LEGAZIONI (1851-1857). Forni, Bologna 1969.
Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972.
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
Fonte: Giancarlo Scarpitta
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro, all’aquila bicipite di nero, allumata d’azzurro, rostrata d’argento, linguata di rosso, coronata d’oro, caricata da una campana, dal petto alla punta della sua coda, dello stesso, accompagnata in capo da tre stelle a dieci raggi d’oro, poste in fascia; alla pianura d’oro, caricata da due steli di miglio di verde, ciascuno fiorito di due di rosso, decussati, attraversanti sulla partizione. Ornamenti esteriori da Comune”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Lo stemma di Fiscaglia nella versione vettoriale di Carletto Genovese, sulla base dei bozzetti proposti e sul testo di decreto di Concessione.

Massa Fiscaglia
Il Comune di Massa Fiscaglia (cosidetta perché il territorio era libero da particolari gravami fiscali al fine di incentivare l’insediamento della popolazione e la bonifica delle terre acquitrinose) porta da secoli uno stemma: “D’argento, alla campana dal bronzo al naturale” (secondo alcuni autori il bronzo sarebbe “cinereo”: cioè color grigio) che la tradizione locale afferma essere stato adottato nel 1219 all’epoca della concessione “a livello” da parte di Ferrara di alcune terra alla popolazione locale riunita. Dato che da tempi antichissimi le adunanze consiliari dei Comuni rurali venivano annunciate dal rintocco della campana, da quest’usanza deriva la scelta dello stemma attuale. Note all’illustrazione: Abitualmente lo stemma in uso è inserito in una complessa cornice modanata, e senza scudo vero e proprio al centro. Noi abbiamo “adattato” l’immagine corrente inserendo la campana in uno scudo sannitico, togliendo il cartiglio con la denominazione del Comune (non necessaria) e inserendolo nella cornice ripresa dalle illustrazioni correnti.l’insegna della stamperia di Vittorio Baldini, che editava preziose opere umanistiche al tempo dei duchi Ercole II e Alfonso II, contrassegnadole con il proprio marchio editoriale “della campana”, in una figurazione assai simile a quella in uso da parte del Comune di Massa Fiscaglia, e con il celebre motto latino “Cominus et Eminus” ([mi sentono] “da vicino e da lontano”). La denominazione prende nome dalla campana posta all’esterno della Porta dei Leoni di Ferrara, al termine di Corso Giovecca, che serviva a coloro che, inavvertitamente, rimanevano fuori la sera dopo la chiusura delle porte cittadine al coprifuoco. Questa particolare figurazione potrebbe essere derivata da un “impresa” araldica di ambito estense,
Nota di Massimo Ghirardi
Si ringraziano Alessandro Neri e Paolo Corghi per la gentile collaborazione.

Migliarino
Fino al 1863 si è denominato MIGLIARO, in quell’anno (Regio Decreto del 2 dicembre 1863 n. 1736) ha assunto la denominazione di MIGLIARINO riprendendo la forma antica di Migliarini attestata nel XII secolo, mentre Migliaro è stato adottato dal Comune contiguo, in passato frazione di Migliarino e reso autonomo con Decreto del Presidente della Repubblica n. 936 del 5 giugno 1963.
Anticamente entrambi erano frazioni dell’antico Comune di Massa Fiscaglia.
Probabilmente in antico il territorio era soggetto all’abbazia di Pomposa, dal XIII secolo fu feudo degli Estensi (e forse già dal IX), della cui dinastia seguì le sorti fino al 1598, allorché il Ducato di Ferrara venne incamerato dallo Stato Pontificio (del quale gli Estensi erano vassalli: ad essi rimase il Ducato gemello di Modena).
Lo stemma attuale del Comune di Migliarino si blasona: “Partito: nel primo d’azzurro, alla campana d’argento; nel secondo d’argento, all’aquila bicipite dimidiata1 ed uscente dalla partizione di nero, linguata di rosso, illuminata d’argento, la testa fregiata d’una corona a fioroni d’oro”.
Lo stemma di Migliarino è stato adottato da molto tempo, anche se non ci risulta che abbia ottenuto il formale riconoscimento dallo Stato, e ha in comune con quello di Massa Fiscaglia una campana, a testimonianza del legame storico tra i due centri, alla quale è stata associata l’aquila, ad indicare la sudditanza estense; prima della versione in uso l’aquila era rappresentata in oro su campo rosso, poi furono mutati gli smalti, forse in analogia ai colori dello stemma di Ferrara. Lo stemma è abitualmente insignito di una corona nobiliare2 in luogo di quella comunale.
Con Legge Regionale n. 18 del 7 novembre 2013 i tre comuni di Migliarino, Migliaro e Massa Fiscaglia, dal 1 gennaio 2014, andranno a formare un unico comune denominato Fiscaglia. Gli abitanti che si sono espressi con un referendum popolare, lo hanno decretato con l’86% dei consensi.
(1): “tagliata a metà”.
(2): secondo alcuni autori dovrebbe essere di rango “ducale”
Nota di Massimo Ghirardi
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.
Plessi (Giuseppe). GLI STEMMI DEI COMUNI DELLE QUATTRO LEGAZIONI (1851-1857). Forni, Bologna 1969.
Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972.
Lo stemma si blasona: “Partito: nel primo d’azzurro, alla campana d’argento; nel secondo d’argento, all’aquila bicipite dimidiata1 ed uscente dalla partizione di nero, linguata di rosso, illuminata d’argento, la testa fregiata d’una corona a fioroni d’oro”.

Migliaro
Comune confluito nel comune di Fiscaglia dal 1 gennaio 2014.
Il suo stemma era descritto così nello statuto: “Lo Stemma è in oro, con pianta di miglio al centro fiorita di rosso, piantata su terreno color marrone. Gli ornamenti esteriori sono in alto una corona turrita ed in basso corona di alloro e quercia incrociate, legati da un nastro rosso”.
D.P.R. 2 giugno 1972, trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato il 4 agosto 1972, approvat0 con delibera consiliare n. 44 del 16 luglio 1971.
Il gonfalone è così descritto
“Il Gonfalone è un drappo rettangolare di colore giallo verde, ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con iscrizione centrale in argento “Comune di Migliaro”. Le parti di metallo e i cordoni sono argentati. L’asta verticale è ricoperta in velluto dei colori del drappo, alternati con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri sono in tricolore nazionale e frangiati d’argento.”

GONFALONE RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
Fonte: Giancarlo Scarpitta
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di bianco bordato di giallo, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma sopra descritto con l’iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.
COLORI
PARTIZIONI
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