Comune di Fino del Monte – (BG)

Articoli correlati

Info
  • Codice Catastale: D604
  • Codice Istat: 16099
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 1153
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 4.36
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Lo stemma del comune di Fino del Monte è stato ideato da Bruno Oprandi (1919-1987), la prima raffigurazione risale al 1968, quando viene prodotto ad affresco sulla facciata del Municipio dal pittore Luigi Frosio, mentre la concessione formale è avvenuta con DPR n. 94 del 22 ottobre 1984 con il blasone:

«D’oro, alla fascia ridotta d’argento, caricata dalla scritta, in lettere capitali di nero, INCIPIT VITA NOVA, accompagnata in capo dall’aquila coronata di nero, e in punta dall’olmo sradicato al naturale. Ornamenti esteriori da Comune» il termine tecnico “ridotta” indica che la fascia è più bassa dell’ordinario.

L’aquila coronata è ripresa dallo stemma della famiglia Da Fino, originaria del paese, mentre l’olmo ricorda la pianta secolare che era presente nella piazza principale sino al 1899; in antico, soprattutto in area celtica, le riunioni degli abitanti dei villaggi avvenivano all’ombra di grandi alberi, che diventavano emblematici dell’intera comunità. La legenda nella fascia centrale ricorda la ritrovata autonomia amministrativa del paese e la ricostruzione dopo la tragedia della seconda guerra mondiale.

Il gonfalone è descritto come “un drappo di bianco…” riccamente ornato di fregi d’argento e caricato dello stemma sopra descritto.

 

Le prime notizie riguardanti Fino sono documentate nella Historia quadripartita di padre Celestino, vissuto nel XII secolo, il quale a sua volta fa riferimento ad antichi manoscritti. Probabilmente verso la fine del 1100 tre nobili fratelli, figli di tale Venturino Da Fin, giunti in Italia con le armate alemanne “di Enrico” (forse Enrico VI di Svevia, figlio di Federico Barbarossa), si fermarono in Valle Borlezza e vi eressero un castello dominante l’allora unico accesso dalla valle. Alcune parti dell’antica dimora sono ancora visibili nell’attuale piazza Olmo, anticamente denominata del Castello. Il cognome di questi fratelli era Fin e la contrada di cui presero possesso, con beneplacito imperiale, acquisì da loro il nome. Certamente, fino al 1337, tutti gli abitanti del castello e della contrada portarono il cognome Da Fin e solo verso la fine del XIV secolo, cominciarono ad apparire nei documenti disponibili altri cognomi.

Nel 1381 la Comunità di Fino avrebbe adottato lo stemma, concesso dall’imperatore Federico II di Svevia ai Da Fin (aquila nera in campo dorato) ed ebbe, nel contempo, la concessione di molti benefici economici e privilegi

Stemma della famiglia Da Fino

In seguito, il piccolo centro fu coinvolto nelle guerre tra filo imperiali e filo papali (“ghibellini” e “guelfi”), i Fino appartennero alla prima fazione, in contrapposizione ai Suardi di Bergam, che possedevano il castello di San Lorenzo.

Fu necessario l’intervento di San Bernardino da Siena nel 1411 per pacificare le fazioni. Il 2 ottobre 1427 tutto l’altopiano di Clusone e l’intera Valle Seriana, passarono volontariamente sotto la Serenissima che, sei mesi dopo, conquistò anche Bergamo.

 

Dal punto di vista amministrativo Fino è citato come indipendente dal 1331, quando faceva capo alla “facta” di porta San Lorenzo della città di Bergamo. Alla fine del secolo, però, divenne “contrada” del comune di Onore, che nel 1417 comprenderà anche Songavazzo.

 

Tra il 1740 e il 1756 è Comune autonomo, mentre dal 1766 al 1776 risulta contrada del comune di Songavazzo, nel 1777 torna Comune indipendente fino 1797.

Il 6 marzo 1798 l’Amministrazione francese lo unisce ad Onore nel Comune di Fino con Onore (all’interno del Dipartimento del Serio), ma torna autonomo nel giugno 1805 fino al marzo 1809 quando viene fuso con Cerete Alto e Basso, Onore e Songavazzo nell’unico comune di Songavazzo.

Il comune di Fino risorge nel 1816, il determinante toponomastico “del Monte” venne aggiunto nel 1863 con regio decreto n. 1426 del 28 giugno 1863, per distinguerlo dalle altre località omonime (come Fino Mornasco).

 

Viene nuovamente soppresso e unito a Rovetta nel 1929 (con R.D. n. 568) nel comune denominato Rovetta con Fino e torna infine autonomo nel 1947.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi e Carletto Genovese

Si ringrazia Maurizio Lussana per la gentile collaborazione

Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’oro, alla fascia ridotta d’argento, caricata dalla scritta, in lettere capitali di nero, INCIPIT VITA NOVA, accompagnata in capo dall’aquila coronata di nero, e in punta dall’olmo sradicato al naturale. Ornamenti esteriori da Comune”

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di bianco…”

COLORI
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    94
    concessione
    22 Ottobre 1984

    Trascritto nei registri dell’Ufficio Araldico il 6 marzo 1985