Comune di Egletons – (19)
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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Il toponimo ha un’origine incerta, nel 1075 è documentato come Glutonibus, e nel 1251 come Glotos: secondo alcuni deriverebbe dal personale latinizzato Glutio, secondo altri dal medievale Glutis, inteso come “terra tenace, argille” in riferimento al terreno della regione.
Altri ancora propongono do derivarlo dal celtico “Glett” (terreno acquitrinoso) o dal latino “Olitos” (giardino di verzura).
Dal 1059 è la sede dell’importante signoria dei Ventadour, che costruiscono la fortezza sul picco roccioso della quale rimane qualche vestigia. Alla corte signorile si sviluppò una scuola di trovatori, tra i quali ebbe grande celebrità persino un membro della famiglia comitale Bernard de Ventadour.
Nell’agosto del 1944 si svolse a Egletons una feroce battaglia di liberazione del territorio, per la quale la città ebbe la Croix-de-Guerre con stella vermiglia l’11 novembre 1948.
Lo stemma della città è registrato da Charles d’Hozier (1640-1732) nel suo “Armorial Genéral del France”, redatto a fini fiscali per conto di Luigi XIV, e riprende le armi dei Ventadour: “Scaccato d’oro e di rosso di otto tiri” (“Échiqueté d’or et de gueules de huit tires”).
Il semplice scudo, dal 1988 di uso comune, è stato spesso rappresentato accollato ad un giglio d’oro e a due scudi, con il motto della famiglia “INANIA PELLO” (“Rifiuto le cose vane”).
Secondo l’uso francese potrebbe anche essere disegnato con la Croce di Guerra appesa allo scudo.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Scaccato d’oro e di rosso di otto tiri”.
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
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- città
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- istituzione nuovo comune