Comune di Dijon – (21)
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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Nel 1477 alla morte di Carlo il Temerario, il Ducato passò in reggenza all’imperatore Massimiliano I d’Asburgo (che aveva sposato la figlia ed erede Maria di Borgogna) per conto del figlio Filippo detto “il Bello”, il quale sposò Giovanna di Castiglia (detta “la Pazza”) creando così le basi per quell’Impero “sul quale non tramontava mai il sole” che (in parte) pervenne al loro figlio Carlo V imperatore.
Dopo il 1477 la città e la regione circostante, l’attuale Bourgogne, furono unite alla corona di Francia.
Lo stemma attuale si blasona: “De gueules plain, au chef parti : au premier d’azur semé de fleurs-de-lys d’or et à la bordure composée d’argent et de gueules, au second bandé d’or et d’azur de six pièces et à la bordure de gueules”
(Di rosso pieno. Al capo partito: al primo d’azzurro seminato di gigli d’oro, alla bordura composta d’argento e di rosso; al secondo bandato d’oro e d’azzurro, alla bordura di rosso).
Lo stemma antico della città era “di rosso pieno” (analogamente a Douai), alle quali il duca di Borgona Filippo “l’Ardito” unì il capo con le armi di Borgogna nel 1391. Nelle rappresentazioni del XVI secolo le armi del Ducato sono poste in un partito anziché nel capo (così le registra l’Armorial Général de France, redatto da Charles D’Hozier nel 1696; volume VI, Bourgogne – Duché, Généralité de Dijon).
Durante il Primo Impero, lo stemma fu mutato in un : « parti, au 1er d’azur, au cep de vigne d’or, à la bordure composée d’argent et de gueules; au 2, bandé d’or et d’azur, à la bordure de gueules, au chef de gueules chargé de trois abeilles d’or qui est des bonnes villes de l’Empire »
(Partito, al primo d’azzurro, al ceppo di vigna d’oro, alla bordura composta d’argento e di rosso ; al secondo bandato d’oro e d’azzurro, alla bordura di rosso ; al capo di rosso caricato da tre api d’oro, delle ‘Bonnes Villes’ dell’Impero). Rimase in uso solo durante il periodo imperiale.
Quando la città, nel 1899, venne insignita della Légion d’honneur, la decorazione (senza nastro) venne inserita nel campo rosso, pendente dal capo. Solo dal 1962 la decorazione è, correttamente, accollata alla punta dello scudo.
Nota di Massimo Ghirardi e Daniel Jouric
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di rosso pieno. Al capo partito: al primo d’azzurro seminato di gigli d’oro, alla bordura composta d’argento e di rosso; al secondo bandato d’oro e d’azzurro, alla bordura di rosso”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune