Comune di Corte Brugnatella – (PC)

Informazioni

  • Codice Catastale: D054
  • Codice Istat: 33017
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 688
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 46.32
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

La denominazione designa il territorio del Comune “sparso” formato da diversi nuclei e deriva dalla famiglia Brugnatelli di Bobbio, feudatari del piccolo centro di BRUGNELLO (già Brugnatello, da cui l’agnome dinastico), sede della loro casata; a sua volta derivato dalla presenza caratteristica in loco di alberi di pruno (o prugnolo).

Secondo la tradizione popolare il nome deriva invece da quello del famoso generale gallico Brenno della tribù dei Senoni, che nel 390 a.C. sconfisse i Romani e chiese un riscatto in oro per lasciare Roma (a lui si attribuisce la famosa frase “VAE VICTIS”, “guai ai vinti”, pronunciata gettando la sua spada nel contrappeso della bilancia del riscatto per avere più oro dagli sconfitti) che si sarebbe ritirato a godere i suoi tesori sulla scoscesa rupe che domina le anse del Trebbia, da cui il nome di BRENADELLO, posto di vedetta e di controllo della via del sale che collegava Piacenza con Genova.

Il re longobardo Liutprando lo assegnò a San Colombano, tra i possedimenti dell’abbazia che il monaco irlandese eresse a Bobbio.

Nel 1164 Federico “Barbarossa” concesse il feudo di Brugnello ai lunigianesi Malaspina, del ramo detto “dello Spino Fiorito” (che si distingueva da quelli detto “Dello Spino Secco”), mantenendone però la quarta parte ai Brugnatelli (che resteranno fino al 1380).

Nel 1929 avvenne il trasferimento della sede parrocchiale da Brugnello a MARSAGLIA, centro sviluppatosi nel fondovalle e divenuto anche sede del Municipio che, precedentemente, aveva sede a CONFIENTE.

Lo stemma comunale è costituito da uno scudo d’oro, alla pergola di verde fluttuosa d’argento, simboleggiante la confluenza dell’Aveto nel Trebbia, dove è collocato il Comune. Accompagnata in capo da un piccolo albero di “pruno” o “prugnolo” (secondo alcuni autori di “pero”), allusione al centro storico di Brugnello. A sinistra da un pastorale di rosso, a ricordo del suo passato di dipendenza dell’abbazia di Bobbio. A destra un ramo di spino nero (stilizzazione del biancospino), richiamante l’emblema principale della famiglia Malaspina.

È stato formalmente concesso con Decreto del Presidente della Repubblica del 22 luglio 1982, che blasona: “D’oro ad una pergola di verde ondata d’argento, accompagnata in capo da un prugno sradicato al naturale fruttato d’argento e fiancheggiata da uno spino secco di nero e da una pastorale di rosso posti in palo”.

In questi ultimi anni il centro di Brugnello è stato restaurato ed è tornato ad essere abitato, dopo un lungo periodo di quasi totale abbandono.

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Stefano Sampaolo per la cortese collaborazione

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997 (prima edizione 1990).
Bologna 2003.
AA.VV. STEMMI delle Province e dei Comuni dell’ Emilia Romagna, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’oro ad una pergola di verde ondata d’argento, accompagnata in capo da un prugno sradicato al naturale fruttato d’argento e fiancheggiata da uno spino secco di nero e da una pastorale di rosso posti in palo”.

D.P.R. 22 luglio 1982

Colori dello scudo:
oro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di verde riccamente ornato di ricami
d’argento e caricato dello stemma con la iscrizione centrata in argento: Comune
di Corte Brugnatella. L’asta verticale è ricoperta di velluto dei colori
del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è
rappresentata lo stemma e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati
dai colori nazionali frangiati d’argento”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    2 Agosto 1982