Comune di Colverde – (CO)

Informazioni

  • Numero abitanti: 5257
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 8.56
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma del Comune di Colverde vuole simboleggiare l’unione di tre comunità, dato che la Circoscrizione amministrativa è stata istituita il 4 febbraio 2014 con la fusione dei territori dei Comuni di Drezzo, Gironico e Paré.

 

Si blasona: “Di azzurro, alle tre torri d’argento, murate di nero, chiuse e finestrate dello stesso, merlate ognuna alla guelfa di quattro, fondate sulla campagna diminuita di verde; la torre centrale sormontata da tre spighe di grano, poste a ventaglio, d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.

 

 

DREZZO

 

Drezzo aveva un suo stemma, che ricordava il suo castello (oggi scomparso), elaborato dallo Studio Araldico di Genova, che si blasonava: “di rosso al castello triturrito d’oro, murato di nero, ciascuna torre chiusa e finestrata dello stesso e merlata di tre alla guelfa, fondato su di una collina erbosa di verde, accompagnato in capo da una spiga di frumento d’argento, da un fuso d’oro, da una pannocchia di mais fogliata di due d’argento, ordinate in fascia”.

Il gonfalone, regolarmente concesso con DPR del 27 giugno 1983, si presentava come un “… drappo troncato di giallo e di rosso” caricato dello stemma comunale.

Drezzo è un centro di antichissima origine, reperti preistorici testimoniano della sua antichità.

Nella guerra decennale fra Como e Milano (tra il 1118 e il 1127) Drezzo si schierò dalla parte dei milanesi; il borgo si presentava “difeso da torri alte e gemelle, là sul fronte … e difeso da rupi e fossati, aspro è il paese, da tutte le parti è ben protetto”. Ma fu comunque attaccato dai comaschi che saccheggiarono distrussero il castello.

Nel XVI secolo il paese appariva come un centro agricolo formato da quattro cascine, Cassina al Monte (detta anche Cassina Rodiani e Ronco di Sopra), Madonna, Chiesa di Sopra, Prevella, Rocca di Sotto; ed era feudo dei nobili Raimondi.

Durante la dominazione Napoleonica fu approvata la soppressione tra i comuni di Parè, Drezzo e Montano, che furono aggregati a Gironico. I quattro comuni restarono uniti sino al 1816, quando Drezzo, come Parè e Montano, riacquistarono la loro autonomia.

Nel 1928, durante il fascismo, Drezzo fu unito a Parè e Cavallasca, formando così un unico comune, al quale venne dato il nome di Lieto Colle.

Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1956, il comune di Lieto Colle venne diviso nei tre comuni che lo formavano e Drezzo riacquistò così la sua autonomia.

 

GIRONICO

 

Anche Gironico aveva uno stemma proprio: “di verde, alla porta d’argento”. Dal quale venne ricavata la foggia del gonfalone: “… drappo partito di bianco e di verde” regolarmente concesso con DPR del 14 marzo1955.

Fu la Consulta Araldica che decise di inserire la figura della porta nello stemma, che venne approvato dal Consiglio Comunale del 22 febbraio 1943, l’elemento emblematico è stato preso dalla nobile famiglia dei Della Porta, che ebbero in feudo Gironico.

Inizialmente era stato proposto un altro stemma: sempre verde, ma con tre fasce d’argento, che volevano simboleggiare la fitta rete di vie attraverso i boschi che collegavano i diversi centri del territorio.

Il territorio, costituito da un piano circondato da colline, presenta ampie zone di verde (richiamate dal colore di fondo dello stemma) percorso da due torrenti: il Lura e il Riale. Due sono i centri principali: Gironico al Monte e Gironico al Piano (dove aveva sede il municipio) un tempo indipendenti.

Negli Statuti di Como del 1335, il paese compare nella suddivisione dei comuni rurali col nome di Zelonico.

Dalla presenza di un castello in paese è rimasta memoria solo nel toponimo Castell che denomina la collina sopra San Grato. Nel XVI secolo la nobile famiglia comasca dei Rusca erige a Gironico al Monte un edificio fortificato. Con rimaneggiamenti, la costruzione originaria, si trasformerà nell’attuale Villa Raimondi caratterizzata da un impianto architettonico settecentesco.

Nel 1756 con la riforma del catasto voluta da Maria Teresa d’Austria i due nuclei di Gironico al Piano e di Gironico al Monte si fusero in un unico municipio.

Nel 1810 con la riforma amministrativa napoleonica Gironico accorpò, per alcuni anni, Parè, Drezzo e Montano.

 

PARÈ

Lo stemma di Parè fu progettato dallo Studio Araldico di Sara Pagnini e si presentava: “Troncato: il primo, di azzurro al ramoscello di gelso, di verde, fogliato di sei dello stesso, fruttato di cinque, di nero, posto in fascia, reciso a destra; il secondo, di argento, al portale di ingresso di Villa Odescalchi in Parè, di rosso, in tre scomparti, visti il centrale di fronte, i laterali in prospettiva, con tre aperture ad arco, del campo, fondato sulla pianura di verde”.

La villa, costruita dagli Odescalchi nel XV secolo è l’emergenza architettonica principale del territorio, in essa abitò Benedetto Odescalchi, futuro papa Innocenzo XI.

Il ramo di gelso la passata attività della bachicoltura per la produzione di filati di seta, importante attività economica della zona.

Il gonfalone: “drappo partito di bianco e di azzurro…” che riporta lo stemma più sopra descritto, è stato concesso con DPR del 18 gennaio 2006.

A Parè è stata posta la sede del municipio del Comune di Colverde.

In seguito alla “Riforma al governo della città e contado di Como” da parte dello Ducato di Milano, Parè e le comunità della pieve di Uggiate entrarono a far parte del Territorio civile della città di Como.

 

Nel 1777 Maria Teresa d’Austria concesse il comune al cittadino comasco Carlo Rossini de’ Bononi. Quando poi la Lombardia austriaca fu divisa in province, il comune di Parè fu confermato all’interno della pieve di Uggiate e della Provincia di Como.

 

In età napoleonica il comune di Parè, assieme a quelli di DRezzo e Montano, furono soppressi e unito a quello di Gironico. Con la Restaurazione i tre Comuni riotterranno l’autonomia amministrativa nel 1816.

 

Nel 1928 però i comuni di Parè, Drezzo e Cavallasca furono fusi in un unico Comune, denominato Lieto Colle (pare che il nome sia stato ideato da Margherita Sarfatti, al tempo amante di Benito Mussolini e proprietaria della Villa del Soldo a Cavallasca). La sede del municipio di Lieto Colle era comunque posta a Parè. Dopo la Liberazione emerse subito il malcontento degli abitanti per l’unione, ma fu solo nel 1956 che il comune di Lieto Colle fu soppresso, ricostituendo i tre comuni originari.

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

Bibliografia:

Genovese C. STEMMI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI COMO. La relzione storiografica e le rispettive regole araldiche. Como 2007, pp.154-155, 158-158, 166-167.

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di azzurro, alle tre torri d’argento, murate di nero, chiuse e finestrate dello stesso, merlate ognuna alla guelfa di quattro, fondate sulla campagna diminuita di verde; la torre centrale sormontata da tre spighe di grano, poste a ventaglio, d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
campagna, spiga di grano, torre
Attributi araldici:
centrale, chiuso, diminuito, finestrato, fondato, merlato alla guelfa, murato, posto a ventaglio, sormontato

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di bianco con la bordatura di azzurro”.

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: bordato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    23 Settembre 2015