Comune di Coli – (PC)

Informazioni

  • Codice Catastale: C838
  • Codice Istat: 33016
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 1001
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 72.14
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Coli si trova in una conca ai piedi del monte S. Agostino, a 638 metri d’altezza, circondato “da balze e scoscesi dirupi verso il sottostante torrente Curiasca”.

Compare indicata in documenti dell’ 862 come “in Caulo” (probabile deformazione di Caurus, “cognomen” latino di una famiglia di possidenti locali di epoca tardoimperiale) e come importante “cella” monastica dipendente da Bobbio.
Proprio a Coli il primo abate bobbiese, l’irlandese San Colombano, si recava a pregare e nel 615 vi si traferì, nell’Eremo di San Michele alla Spelonca.

Il Comune attuale fu istituito dall’amministrazione Napoleonica nel 1806. Lo stemma è stato “dedotto” da quello dell’antica famiglia feudale dei Nielli, e formalmente concesso con Decreto del Presidente della Repubblica del 21 novembre 1956, dove è blasonato: “D’argento, al castello di rosso, torricellato di uno, aperto e finestrato del campo, fondato su un monte di verde, accompagnato in capo da tre gigli di rosso, posti tra i pendenti di un lambello dello stesso”.

Il fortilizio raffigurato nello stemma ricorda quello storicamente costruito dai Nicelli, signori di un’ampia zona tra Trebbia e Nure nel Medioevo; mentre il lambello con gigli, che ricorda (anche se i colori sono alterati) il “capo d’Angiò”, è un evidente simbolo di appartenenza al partito Guelfo: non è chiaro però il motivo dell’adozione nell’emblema civico.

Nel 1923 le frazioni di Bertuzzi e Callegari vengono scorporate dal Comune di Coli e unite al Comune di Bobbio, mentre nel 1927 la frazione di Ozzola viene distaccata per essere unita a quello di Corte Brugnatella.

Nota di Massimo Ghirardi e Alessandro Savorelli

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI delle Province e dei Comuni dell’ Emilia Romagna, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori,
Bologna 2003.
Plessi, G. GLI STEMMI DEI COMUNI DELLE QUATTRO LEGAZIONI. 1969. Forni, 1999 (rist. anast.)

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’argento, al castello di rosso, torricellato di uno, aperto e finestrato del campo, fondato su un monte di verde, accompagnato in capo da tre gigli di rosso, posti tra i pendenti di un lambello dello stesso”.

D.P.R. 21 novembre 1956

Colori dello scudo:
argento

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo troncato di rosso e di bianco…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    21 Novembre 1956