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Info
- Codice Catastale: C760
- Codice Istat: 17055
- CAP: 0
- Numero abitanti: 2776
- Altitudine: 0
- Superficie: 3.38
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
- Comuni confinanti:
Berzo Inferiore, Bienno, Breno, Esine, Malegno, Ossimo, Piancogno
- Santo Patrono: santo Stefano
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Cividate Camuno è il meno esteso Comune della Provincia di Brescia si trova in Valle Camonica, sulla riva del fiume Oglio, in una pianura delimitata da uno sperone roccioso che lo separa dai comuni di Breno e Bienno.
Insediamento preistorico dei Camuni ne divenne la capitale, poi fu un centro romano di una certa importanza col nome di Vannia, tanto da essere definito “civitas” (città) che determinò il nome di Civethate nel Medioevo. Nel XII secolo era sede della corte del gastaldo del vescovo-conte di Brescia, magistratura che spesso era affidata ad uno dei membri delle due più potenti famiglie locali, i Sala e gli Avogadro, che porteranno il titolo di “duchi della Valle Camonica”. Il suo ruolo verrà più tardi rilevato da Breno.
Nel XIII secolo il territorio è affidato dal vescovo ai Da Palazzo, e nel 1415 a Comincino Federici e ai suoi discendenti.
Tra il 1863 ed il 1887 Cividate assume il nome di Cividate Alpino, ma a causa di confusioni burocratiche il paese adotterà il nome di Cividate Camuno a partire dal 1887. Il determinante riprende la denominazione dei Camuni, una tribù preromana che abitava la zona da tempo immemore (e che ha dato il nome alla intera alta valle dell’Oglio: Val Camonica).
Tra il 1928 ed il 1947 Cividate viene unita a Malegno nel comune di Cividate-Malegno.
Lo stemma è stato liberamente adottato dal Comune nel 1949 e si blasona: «Troncato: nel primo d’oro, all’aquila al naturale, tenente tra gli artigli un cartiglio d’azzurro recante la scritta Civitas Camunnorum; nel secondo d’argento, alla torre al naturale, murata e aperta di nero, merlata di cinque pezzi alla guelfa, fondata in punta su un corso d’acqua al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»
L’aquila nel primo campo con la scritta ricorda il periodo di quando il paese fu capoluogo del territorio romanizzato dei Camuni.
La torre richiama il periodo medioevale e ricorda fedelmente la Torre Federici, risalente dal XII secolo ma ricostruita dalla famiglia Federici nel 1390, che si erge dalle acque del fiume Oglio, che rappresenta il periodo medioevale: quando intorno al castello di Cividate, che fu il centro del dominio feudale del vescovo di Brescia, si sviluppò l’abitato.
Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di rosso.
Note di Massimo Ghirardi
Bibliografia:
Foppoli, Marco-2011. Stemmario Bresciano. Gli stemmi delle città e dei comuni della Provincia di Brescia. Provincia di Brescia/Grafo. Brescia, p. 202.
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
«Troncato: nel primo d’oro, all’aquila al naturale, tenente tra gli artigli un cartiglio d’azzurro recante la scritta Civitas Camunnorum; nel secondo d’argento, alla torre al naturale, murata e aperta di nero, merlata di cinque pezzi alla guelfa, fondata in punta su un corso d’acqua al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
La versione vettorializzata secondo l’interpretazione di Carletto Genovese

Stemma con i colori variati, oro e rosso, in uso dal Comune.

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune