Comune di Citerna – (PG)

borghi più belli d'Italia

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Info
  • Codice Catastale: C742
  • Codice Istat: 54011
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 3517
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 24.20
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Anghiari (AR), Città di Castello, Monterchi (AR), Sansepolcro (AR)

  • Santo Patrono: san Michele Arcangelo
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Citerna è l’erede della antica Civitas Sobariae di epoca romana, ma il centro è di probabile origine etrusca. La collocazione è strategica, adatta per la costruzione di un opera di fortificazione o di controllo per le vie che vi convergono dalla Romagna, dalle Marche e dalla Toscana. Attualmente è un piccolo e pittoresco borgo che offre un’ampia visuale sull’alta valle del Tevere, cinto da mura medioevali, ma certamente di più antica origine: il bastione occidentale e il Torrione rotondo, sono una sorta di simbolo del paese, e chiudono il lato occidentale della cinta muraria.

Nel Medioevo fu soggetta ai Maltesta di Rimini, ma nel 1221, per sottrarsi alle mire dei forti comuni vicini, fece atto di sottomissione a quello di Città di Castello e ne seguì le sorti sino a quando entrò nei possedimenti dello Stato Pontificio nel 1463. Nel XVI secolo il papa concesse il feudo, come “Vicariato”, ai Vitelli, che la mantennero fino alla fine del secolo.
Nel 1860 fu la prima cittadina umbra che entrò a far parte del Regno d’Italia.

L’origine del toponimo la si vuole riconoscere in “cisterna”, che ha originato anche il simbolo del “pozzo” dello stemma civico, in realtà è l’errata trascrizione di Citerea, appellativo di Afrodite/Venere, dal nome dell’isola di Citèra (odierna Cerigo nel mar Egeo), la prima isola nella quale la dea era approdata dopo la sua nascita dalla spuma del mare, giungendovi a nuoto. Che identifica un “monte sacro a Venere”, della quale pare essere esistito un luogo di culto pagano in antico.

Un pozzo o “cisterna”, sormontato dalla stella del mattino, che identifica proprio “Venere” attraverso la lucentezza del pianeta che compare al crepuscolo, è stato adottato come emblema. Nelle versioni antiche il pozzo è sormontato da un bilanciere a due secchi e da una o due stelle (come nella versione in mattonelle ceramicate di Deruta sulla facciata del Municipio).

La versione in uso ha perduto la stella e anche il bilanciere, ha un solo secchio, al quale fa da contrappeso un piccolo “peso”.

La versione in uso non risponde a quanto precisato nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 settembre 1949 che riconosce lo stemma e il gonfalone del Comune. Nel decreto lo stemma si blasona: “Di azzurro alla cisterna di rosso, sulla terrazza di verde, addestrata da un palo, sostenente, in sbarra, un’asta, che regge nella parte superiore un paiolo di rame nella inferiore un contrappeso di ferro. Ornamenti esteriori da Comune”. Lo stemma in uso appare con i lati invertiti non si sa se per un’errore materiale o per la non conoscenza dell’araldica da parte del realizzatore del bozzetto. Del resto, persino l’asta è descritta in sbarra mentre nello stemma in uso risulta in banda.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi, Giancarlo Scarpitta e Bruno Fracasso

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di azzurro alla cisterna di rosso, sulla terrazza di verde, addestrata da un palo, sostenente, in sbarra, un’asta, che regge nella parte superiore un paiolo di rame nella inferiore un contrappeso di ferro. Ornamenti esteriori da Comune”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma come blasonato nel DPCM di riconoscimento.

Restituzione del sigillo del periodo napoleonico (1805)

Stemma maiolicato esistente sulla facciata del Comune.

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo partito di rosso e di azzurro ricomente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopradescritto con 1’iscrizione centrata in argento “Comune di Citerna”. Le parti di metalliche e i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

COLORI
PARTIZIONI
partito
ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

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