Comune di Cimitile – (NA)

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Info
  • Codice Catastale: C697
  • Codice Istat: 63028
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 7356
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 2.70
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Camposano, Casamarciano, Comiziano, Nola

  • Santo Patrono: san Felice in Pincis
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il centro di Cimitile sorge poco distante da Nola, sul sito di un antico tempio dedicato ad Eracle, nella zona dove in epoca tardo romana-paleocristiana sorse la necropoli di quella città, ove venne inumato anche il corpo di San Felice alla fine del III secolo e dove il nobile gallo, poi vescovo Ponzio Meropio Paolino (meglio noto come San Paolino da Nola) fece costruire una basilica nel corso del V secolo.

Dalla funzione cimiteriale deriva quindi il nome di Cimitile, che si differenzia anche da cœmeterium (o Cimiterio: il luogo dove agli albori del Cristianesimo, si riunivano i Cristiani per pregare e seppellire i Martiri della Nuova Fede), altro nome con il quale venne identificato in epoca longobarda lo stesso centro di Nola, della quale divenne uno dei casali della Contea, poi feudo degli Albertini dal XVII secolo.

Il territorio del Comune di Cimitile faceva parte della provincia di “Terra di Lavoro”, che era suddivisa in cinque distretti (Cimitile apparteneva a quello di Nola), per passare poi, dal 29 aprile 1927 alla provincia di Napoli.

Nel 1643, Cimitile divenne Comune autonomo.

Il curioso stemma di Cimitile è costituito da una campana con un teschio sottostante, in funzione parlante relativamente al “cimitero” dell’antico toponimo e che ricorda le reliquie di tanti Santi martiri sepolti nella necropoli; intorno alla quale volano 7 farfalle (secondo alcuni autori: cicale o api), che richiamano lo stemma della città di Nola (nel quale sono 5 api o cicale, volteggianti intorno ad un alveare, e simboleggianti probabilmente anche le 7 antiche Basiliche della città). La campana, oltre che strumento funerario, richiama San Paolino che, più che inventore, ne iniziò l’uso liturgico.

È stato adottato autonomamente dal Comune con lo Statuto il 15 settembre 2000. (DCC n. 33 del 15/9/2000). Quello in uso attualmente ha il campo azzurro e le farfalle rappresentate nella versione meno sinistra di cavolaie. Si può blasonare:

d’azzurro, alla campana d’oro, circondata da sette farfalle d’argento poste in orlo e in punta da un teschio accollato a due tibie decussate al naturale”.

 

Nota di Massimo Ghirardi, Giovanni Giovinazzo e Renzo Barbattini

Reperito da: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’azzurro, alla campana d’oro, circondata da sette farfalle d’argento poste in orlo e in punta da un teschio accollato a due tibie decussate al naturale. Ornamenti esteriori da Comune”.

SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma ridisegnato nella versione aulica in uso

Reperito da: Massimo Ghirardi

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di azzurro…”

COLORI
ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
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