Comune di Chieuti – (FG)

no comune

Informazioni

  • Codice Catastale: C633
  • Codice Istat: 71021
  • CAP: 71010
  • Numero abitanti: 1772
  • Nome abitanti: chieutini
  • Altitudine: 221
  • Superficie: 60.91
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 69.8

Storia dello stemma e del comune

Chieuti ha le sue origini nella più antica PLEUTI, menzionata in alcuni documenti del 1057.
Alcune fonti dicono che il toponimo antico, PLEUTI deriva dal greco “Pleuron” che significherebbe “costa”.

Verso la fine del 1470 la zona fu abitata da soldati a seguito di Giorgio Castriota Skanderbeg principe di Albania, accorso in aiuto dell’amico Ferrante I d’Aragona assediato a Barletta dagli angioini e dai feudatari ribelli. Quest’ultimo in segno di riconoscimento fece dono allo Skanderbeg di diversi feudi tra i quali ricordiamo Montesantangelo, Trani e San Giovanni Rotondo.
Chieuti nel XVI secolo era un borgo fortificato e a testimonianza di ciò stanno le 4 torri ottagonali agli angoli (probabilmente fu ricostruito su un sito preesistente, di epoca sveva) e le mura che circondano il centro storico.

Dopo la morte dello Skanderbeg e l’invasione dell’Albania da parte dei turchi si susseguirono le migrazioni di famiglie albanesi che fuggivano dalla loro Patria per non sottostare al dominio Ottomano.

A detta di alcuni, in passato nello stemma civico di Chieuti era raffigurata una colonna spezzata (forse in ricordo della morte dello Skanderbeg) sovrastata da una civetta (forse in ricordo delle vittorie conseguite dal compianto eroe nazionale albanese sui turchi), qualcuno dice che solo recentemente, e non si sa da chi, la colonna spezzata è stata rimpiazzata dall’attuale stemma, ma ad oggi non c’è nessuna traccia del presunto “antico stemma” raffigurante la colonna spezzata e la civetta.

Lo stemma ha in sè elementi che richiamano la storia e le origini del Comune. A questo stemma tutti sono affezionati e tutti, chi più e chi meno, bene o male, ne hanno in mente il significato.

LA TORRE
All’interno dello scudo è raffigurata una torre tonda (d’argento o di grigio, murata di nero) merlata alla guelfa e finestrata (simbolo della fortificazione ?) sorge su un terreno erboso (che dovrebbe richiamare la fertilità della Capitanata e del territorio di Chieuti).

IL NIBBIO
Sulla torre è raffigurato un nibbio reale che si posa sul merlo centrale.

Il nome CHIEUTI deriva dall’antico PLEUTI che nella parlata dialettale è stato trasformato in CHJEVËTË, difatti al suono latino “PL” i dialetti della daunia fanno corrispondere “CHJ”; nella lingua albanese CHJEVËTË richiama la parola QIFT (leggi CHJFT) che significa appunto NIBBIO ( o nel caso dell’albanese antico, l’ARBËRESHË, può indicare anche un rapace in generale).
Lo sfondo è il colore celeste (o in alcune versioni un azzurro alquanto chiaro).

ALCUNI DETTAGLI
In alcune versioni il nibbio è posato sulla torre, ma la tradizione vuole che si stia posando e quindi raffigurato con le ali aperte come nella foto del gonfalone che è presente sul sito “araldica civica”.

Nota di Giorgio Rico

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini


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Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
rosso

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di rosso.”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune