Comune di Châteaubriant – (44)

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Châteaubriant (Kastell-Briant  in bretone, Chastèu-Beriant  in lingua d’oïl ) del dipartimento della Loira-Atlantica, nella regione dei Pays-de-la-Loire, e parte della regione storica della Bretagne (Bretagna).

 

Il nome della città deriva dai baroni Brient, agnome della signoria che ha fondato il castello nell’XI secolo, il feudo venne,loro concesso da Gautier II vescovo di Nantes. I documenti medioevali riportano la forma Castrum Brieni o Castrum Brientii, del 1266 è la prima menzione in francese: si trova “Geffrey de Cheteau BrientI”.

 

Ai Brient succederanno i Dinant e i Laval. Jean de Laval, governatore della Bretagna dal 1531 al 1542, fece riedificare il castello (nel frattempo rovinato durante le innumerevoli lotte tra Francia e Bretagna) in forme rinascimentali per la moglie Françoise de Foix.

Nel XVII secolo il feudo è assegnato ai Condé.

 

Lo stemma attuale del Comune si blasona: “Parti : au premier, d’azur aux trois fleurs de lys d’or et au bâton péri en bande de gueules ; au second, d’hermine plain ; sur le tout, un écusson de gueules semé de fleurs de lys d’or”(Partito: al primo, d’azzurro a tre gigli d’oro e al bastone posto in banda di rosso; al secondo, d’armellino pieno; sul tutto, uno scudetto di rosso seminato di gigli d’oro).Unisce le armi proprie dei Bourbon-Condé, ultimi feudatari, e quelle dell’antico Ducato di Bretagna. Lo scudetto rosso coi gigli d’oro sono le armi originarie della signoria di Châteaubriant, che si vogliono concesse da Luigi IX.

 

La famiglia baronale degli Chasteau-Brient  all’inizio portava uno scudo rosso seminato di pigne d’oro (“papelonné d’or”), secondo al leggenda: durante la Crociata nella battaglia di Mansourah (1250), Chotard de Châteaubriant salvò la vita al re Luigi IX, togliendoli una freccia che l’aveva colpito, il sangue del re si sparse sullo scudo reale. Per ringraziarlo il re concesse di mutare le pigne in “fleurs-de-lys”, richiamanti l’arme di Francia (antica) e di aggiungervi il motto “Notre sang teint les bannières de France” (“il nostro sangue tinge le bandiere di Francia”).

È stato adottato a seguito di deliberazione comunale nel 1890.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Partito: al primo, d’azzurro a tre gigli d’oro e al bastone posto in banda di rosso; al secondo, d’armellino pieno; sul tutto, uno scudetto di rosso seminato di gigli d’oro”.

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LEGENDA

  • stemma
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