Comune di Charolles – (71)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Charolles è un Comune del Dipartimento Saône-et-Loire, nella Regione della Borgogna, che ha dato il suo nome alla regione dello Charolais. È soprannominata per i suoi canali la “Venezia del Charolais”.

Nell’epoca carolingia è stata la sede della vice-contea di Autun. Tuttavia non diventa soggetta al Regno francese neppure dopo l’atto di vassallaggio al re di Francia, dopo la morte del Duca Carlo “il Temerario” mantenendo la sua sudditanza al Duca di Borgogna.

Nel 1277 diventa capitale e sede della contea dello Charolais. Nel 1301, la città riceve il suo statuto da Robert de Clermont.

Solo nel 1771, Luigi XV riesce a riunirla alla corona francese.

Il nome della città, citata come Kadrela-vico nel 924, è fatto derivare, dalla maggior parte degli studiosi dal latino quadrum (‘quadrato’), o quadra (‘blocco di pietra’), oppure quadrus (‘blocco di pietre tagliate’: che spiegherebbe la “-s” finale marca di un plurale). Altri, infine, ma sono una minoranza, ipotizzano una derivazione dalla parola char, con il suffisso -olle e la desinenza del plurale nell’accezione di ‘piccoli carri’.

Il leone dello stemma attualmente in uso con la testa rivoltata ( o “rivolta”: perché guarda verso la sinistra araldica e non verso destra come d’ordinario), riprende quello, identico, dell’emblema della contea di Charolles salvo che, talvolta, viene brisato armandolo e lampassandolo d’oro.

In alcune rappresentazioni, a ricordo della sottomissione al Regno di Francia, viene rappresentato con un “capo cucito di azzurro caricato da un fleur de lys [giglio] d’oro”. La versione con questo “capo” viene poco utilizzata e si tratta sicuramente di un’aggiunta tardiva.

Il blasone (francese) è il seguente: « De gueules, au lion à la tête contournée, d’or, armé et lampassé d’azur, [au chef cousu d’azur, chargé d’une fleur de lys d’or]».
In italiano : “Di rosso, al leone alla testa rivoltata, d’oro, armato e lampassato di azzurro [al capo cucito di azzurro, caricato da un fior di giglio d’oro].

Note di Massimo Ghirardi e Bruno Fracasso

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di rosso, al leone alla testa rivoltata, d’oro, armato e lampassato di azzurro [al capo cucito di azzurro, caricato da un fior da tre gigli d’oro]”.

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LEGENDA

  • stemma
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