Comune di Chantelle – (03)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Chantelle è un piccolo Comune del Dipartimento dell’Allier, nella Regione dell’Auvergne (Alvernia). È erede di un’antica città di origine celtica sorta presso un guado della Bouble lungo la via che andava da Brest a Clermont (e Marsiglia).

Distrutta da Vercingetorige durante la guerra contro Giulio Cesare, venne ricostruita dai romani che la ridenominarono CANTILIA, compare con questo nome anche sulla celebre “Carta di Peutinger” ed è nominata in una lettera di Sidone Apollinaire, vescovo di Clermont, a Vettio (amico di Germanico) del V secolo.

Con la vittoria di Clovis (Clodoveo) sui Visigoti nel 507 tutta l’Alvernia passò al Regno dei Franchi.

Nel 1050 la città vecchia venne abbandonata, al suo posto sorgerà più tardi il villaggio di CHANTELLE-LA-VIELLE (oggi frazione del Comune di Monestir), e gli abitanti si insediarono nel sito attuale, un rilievo isolato, meglio difendibile, a guardia del corso della Bouble che verrà denominato CHANTELLE-LE-CHÂTEAU.

La cittadina divenne una delle piazzeforti dei Borboni (con Bourbon-Larchambault, Montluçon, Moulins, Belleperche, Murat): Luigi II di Borbone ne potenzierà le fortificazioni nel XV secolo ma ne farà anche una piacevole residenza, che vedrà ospiti, tra gli altri, la duchessa Anne de Beaujeu (nota come “Anna di Francia” 1460-1522), figlia di Luigi XI di Francia e sorella di Carlo VIII, con la figlia Suzanne (sposa di Charles de Montpensier).

Confiscata ai Borboni da Francesco I nel 1531 divenne un possedimento della Corona. La fortezza venne demolita per ordine del cardinale De Richelieu nel 1638.

Nel 1739 il Comune adottò la denominazione attuale di CHANTELLE.

Lo stemma del Comune si blasona: “D’or à la bande d’azur chargée en cœur d’un rossignol d’argent”

In italiano: “D’oro, alla banda d’azzurro, caricata in cuore da un usignolo d’argento”.

È in uso almeno dal XVII secolo, compare infatti nell’Armorial général de France di Charles-René D’Hozier, redatto in virtù dell’editto di Luigi XIV del 1696. Il quale assegna a Chantelle la figura dell’usignolo, che “evoca” il “chant” (‘canto’) della prima parte del toponimo. Come in un gioco di parole si può interpretare come “chanteelle” (‘lei canta’) attributo romantico e beneaugurante della città.

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Maria Grazia Bandini per la gentile collaborazione

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’oro, alla banda d’azzurro, caricata in cuore da un usignolo d’argento”.

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