Comune di Cetona – (SI)
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Info
- Codice Catastale: C587
- Codice Istat: 52008
- CAP: 53040
- Numero abitanti: 2913
- Nome abitanti: cetonesi
- Altitudine: 385
- Superficie: 53.19
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 89.4
- Comuni confinanti:
Chiusi, Città della Pieve, Fabro, San Casciano dei Bagni, Sarteano.
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Lo stemma “antico” di Cetona presentava la figura di un bovino (vitello) d’argento fermo sulla campagna verde e con campo rosso, scelto dal sindaco Francesco Minutelli, e richiamava quello familiare di Chiappino Vitelli, marchese di Cetona nel XV secolo, che aveva fatto edificare la nuova piazza del paese ma alludeva anche all’allevamento del bestiame che si faceva in questa zona agricola tra i fiumi Paglia e la Valdichiana. Alcuni autori lo fanno invece derivare dagli antichi amuleti etruschi e romani che sono stati ritrovati nella zona. La figurazione si riferiva anche ad un’etimologia alternativa del toponimo: dal toscano “cetina” (dal latino caedita, che significa ‘disboscamento’), indicante un luogo reso adatto alle coltivazioni agricole (e all’allevamento).
Lo stemma attuale è stato concesso con RD del 19 gennaio 1882 e riprende l’antico sigillo della comunità col motto, risalente al XIII secolo, Orbe dignum Scitonae noscite signum (‘Guardate lo stemma di Cetona: è degno del Mondo’); si blasona: “Di rosso, al castello d’argento fondato su di un ristretto di pianura erbosa, al naturale, esso castello tondo con quattro recinti di mura, sovrapposto e merlato alla guelfa; la torre più alta aperta del campo”. Qualche autore ipotizza che il castello raffigurato dovrebbe ricordare quello che fu residenza nel secolo XIII del conte Ildebrandino ma, provenendo dal sigillo civico, potrebbe essere un generico segno di autonomia senza relazione con costruzioni reali.
L’attuale circoscrizione amministrativa comprende anche il territorio dell’antico comune di Camporsevoli (già Camposelvoli), che coincideva con il territorio della antica pieve di San Giovanni Battista. Aveva un proprio stemma con la figura del santo, tenente una pergamena con la mano destra, posta in un campo partito: a destra seminato di stelle, a sinistra di piccole croci.
Nota di Massimo Ghirardi
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997. p.233.
Molaioli A., CETONA RICORDI PER IL FUTURO. Emmecipi, Roma 2006, pp. 45-46.
Pagnini G.P. (A cura di). GLI STEMMI DEI COMUNI TOSCANI AL 1860. Dipinti da Luigi Paoletti e descritti da Luigi Passerini. Edizioni Polistampa, Firenze 1991, p. 30 e 70.
LA TOSCANA E I SUOI COMUNI. STORIA, TERRITORIO, POPOLAZIONE, STEMMI E GONFALONI DELLE LIBERE COMUNITÀ TOSCANIE. Regione Toscana – Marsilio, Venezoa 1995, p. 383
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma nella versione di Michele Turchi

Bozzetto ufficiale da decreto con corona da Comune

Stemma in uso ridisegnato

Stemma come da decreto di concessione con crona da Comune antica

GONFALONE RIDISEGNATO

GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di rosso…”
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
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- istituzione nuovo comune