Città di Cento – (FE)

Informazioni

  • Codice Catastale: C469
  • Codice Istat: 38004
  • CAP: 44042
  • Numero abitanti: 35582
  • Nome abitanti: centesi
  • Altitudine: 15
  • Superficie: 64.80
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 34.1

Storia dello stemma e del comune

Il toponimo è quasi con certezza riferibile alla misura agraria romana “centum” come una semplificazione di “centuria” (cioè “cento iugeri” di terreno), anticamente era noto come CENTO GAMBERARIO, denominazione che spiega la curiosa figura dello stemma civico che richiama anche la zona ricca di acque limpide (il gambero vive solo in acque pulite) sulle quali il paese esercitava diritti di pesca, privilegio concesso dal Comune di Bologna.

In origine era unita alla vicina Pieve di Cento, da cui fu separata nel 1376 con decreto del principe centopievese Bernardo di Bonavalle, vescovo di Bologna e originario di Pieve, che riconobbe a Pieve di Cento lo status di “città “, il territorio di Cento fu definitivamente separato dalla sua originaria pieve dalla devastante “rotta” del fiume Reno nel XVI secolo, che si insinuò tra i due centri abitati.

Nel 1502 Papa Alessandro VI diede in dote Cento alla figlia Lucrezia Borgia, andata sposa al duca Alfonso d’Este di Ferrara.

Cento tornò allo Stato della Chiesa nel 1598 con l’esproprio del Ducato di Ferrara bagli Estensi. Nel 1754 il papa bolognese Benedetto XIV Lambertini concesse a Cento, con Bolla Papale, il titolo di “Città” e durante la Repubblica Cisaplpina del 1797 venne scelta quale capoluogo del Dipartimento dell’Alta Padusa.

Nel 1928, con Decreto Regio di Vittorio Emanuele III, si modificò il confine con Pieve di Cento, decretando il passaggio di questa alla Provincia di Bologna.

Lo stemma della città, fino al 2010, era rappresentato in una elegante veste aulica con uno scudo sagomato di ispirazione rinascimentale, oggi modificato in sannitico; si completa con cosiddetto il Capo d’Angiò, caratteristico di tutti gli stemmi comunali già soggetti al Comune di Bologna, abbassato sotto quello della famiglia Aldobrandini, giacché si sostiene che lo stemma antico fu concesso a Cento da papa Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini) nel 1589.

 

Nota di Massimo Ghirardi e Alessandro Neri

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.
Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Troncato: il PRIMO, di azzurro, alla banda doppiomerlata d’oro, quattro merli per parte, accompagnata da sei stelle di otto raggi, dello stesso, tre e tre, alternanti i merli; il SECONDO, d’argento, al gambero di rosso, posto in palo, al capo di Angiò. Ornamenti esteriori da Città”.

D.P.R. 3 novembre 2010

Colori dello scudo:
argento, azzurro
Partizioni:
troncato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    3 Novembre 2010

    Bolla Papale
    concessione

    Bolla di Benedetto XIV del 1754