Comune di Castri di Lecce – (LE)

Informazioni

  • Codice Catastale: C334
  • Codice Istat: 75017
  • CAP: 73020
  • Numero abitanti: 3030
  • Nome abitanti: castrisani
  • Altitudine: 47
  • Superficie: 12.22
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 16.4

Storia dello stemma e del comune

CASTRI sorge in un territorio abitato fin da epoca remotissima, come testimoniato dalla presenza di due menhir dell’Età del Bronzo nel territorio.

Il toponimo deriva dal termine latino castrum (col significato di rocca, fortezza), tra il 1190 e il 1262 il CASALE DI CASTRI apparteneva al vescovo di Lecce, al quale era stato donato dal conte normanno Tancredi d’Altavilla.

Si denomina CASTRI, in forma plurale, per la presenza di due centri fortificati, secondo la lingua “grica” (di origine bizantina) parlata nella zona, che lo indica come Ta castrìa = i castelli. Nel 1262 il feudo venne smembrato in due parti distinte.

Una parte fu ceduta ad Oliviero de Lettere e, successivamente ceduta ai Francone di Napoli, che determinarono il nome di CASTRÌ FRANCONE, e che passò poi ad altre famiglie dell’aristocrazia salentina: agli Acaya, i Valentini, i Grimaldi, i Mattei e i Cicala…

Altra parte venne affidata ai nobili Bonsecolo che, nel 1302, la cedettero ad Agostino Guarino che determinò a sua volta il nome di CASTRÌ GUARINO. Dopo intricate vicende venne acquistato dai nobili genovesi Vernazza.

Dal 1709 entrambi i casali vennero acquistati dai Vernazza ma continuarono ad esistere come due distinte località fino al 1888, anno nel quale si decise l’unione dei due centri.

Con Regio Decreto del 12 novembre 1891 i due centri vennero uniti in un’unica entità amministrativa alla quale venne dato il nome di Comune di CASTRIFRANCONE, che venne modificato nuovamente poco dopo nella denominazione collettiva attuale di CASTRI DI LECCE, con Regio Decreto del 24 dicembre 1891.

Lo stemma del Comune si blasona: « Di argento, all’ulivo fruttato, con un tralcio di vite attorcigliato al fusto da cui pende a destra un pampino ed a sinistra un grappolo di uva nera; il tutto nutrito su pianura di verde, e sormontato da una stella (di 6 punte) d’azzurro. Ornamenti esteriori del Comune ».


La vite e l’ulivo, costituiscono ancora oggi la principale risorsa economica del paese, ma simboleggiano anche la fusione tra i due feudi di Castrì Guerino e Castrì Francone. La stella, è stata scelta come simbolo di unione definitiva e buon auspicio.

Nota di Massimo Ghirardi

Il comune di Castri di Lecce fa parte dell’Unione dei Comuni di Cavallino, Lizzanello, Caprarica di Lecce e Castrì di Lecce.

I comuni confinanti sono: Calimera, Caprarica di Lecce, Lizzanello, Vernole.

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini


Nessun'altra immagine presente nel database

Profilo araldico


“D’argento, all’ulivo fruttato, con un tralcio di vite attorcigliato al fusto da cui pende a destra un pampino ed a sinistra un grappolo di uva nera; il tutto nodrito su pianura di verde, e sormontato da una stella (6) d’azzurro. Ornamenti esteriori del Comune.”

Colori dello scudo:
argento
Oggetti dello stemma:
fusto, grappolo d'uva, pampino, pianura, stella, tralcio di vite, ulivo
Attributi araldici:
a destra, attorcigliato, fruttato, nodrito, sormontato

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


Nessun'altra immagine presente nel database

Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di verde.”

Colori del gonfalone: bianco, verde
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    24 Maggio 1957